“I presunti corvi? Erano insospettabili” Intervista all’ex capo di Vallejo e Chaouqui

Joseph Zhara

Joseph Zhara, ex presidente della COSEA

«Di certo non è un momento felice, Don Lucio e Francesca erano due persone insospettabili». Parla per la prima volta l’economista maltese Joseph Zahra, 59 anni, uomo di punta delle finanze vaticane. Il docente universitario, era stato chiamato da Papa Francesco nel luglio 2013 a presiedere la Cosea, la Commissione d’inchiesta sui dicasteri economici che vedeva tra i suoi membri sia Vallejo che Chaouqui. Zahra era il capo dei due presunti «corvi» ed era stato lui a ottenere dai vari enti economici vaticani le carte finite poi nei libri di Nuzzi e Fittipaldi.
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Un francese verso lo IOR

Jean-Baptiste De Franssu

Jean-Baptiste De Franssu

“E’ ormai cosa fatta”. Commentano così nei sacri palazzi l’ormai imminente avvicendamento al vertice dello IOR. Il tedesco Ernst von Freyberg, se tutto è confermato, “entro brevissimo tempo” lascerà la poltrona di Presidente dell’Istituto per le Opere di Religione al francese Jean-Baptiste De Franssu. Il via libera alla nomina anche con l’ok dell’AIF, dopo un’accurata indagine per scovare eventuali scheletri nell’armadio dell’economista d’oltralpe. E oggi Papa Francesco riceverà il rapporto finale della commissione d’inchiesta sulla “Banca Vaticana”.
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Un “vigilante” per le commissioni papali

Papa Francesco e il suo segretario Mons. Xuereb

Il segretario di Papa Francesco, il maltese Mons. Alfred Xuereb (già secondo segretario di Benedetto XVI), da oggi avrà ufficialmente il compito di vigilare sulle due commissioni d’inchiesta istituite da Bergoglio, di tenere informato il Papa sulle procedure di lavoro e sulle eventuali iniziative da intraprendere.

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