Un “vigilante” per le commissioni papali

Papa Francesco e il suo segretario Mons. Xuereb

Il segretario di Papa Francesco, il maltese Mons. Alfred Xuereb (già secondo segretario di Benedetto XVI), da oggi avrà ufficialmente il compito di vigilare sulle due commissioni d’inchiesta istituite da Bergoglio, di tenere informato il Papa sulle procedure di lavoro e sulle eventuali iniziative da intraprendere.


A distanza di alcuni mesi dalla nascita della Pontificia Commissione Referente sullo IOR, presieduta dal Card. Raffaele Farina, e della Pontificia Commissione referente di studio e di indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede, presieduta dal professore maltese Joseph Zahra, il Papa decide di affidare al proprio segretario il ruolo di “Delegato” per queste commissioni. Mons. Xuereb, sin dalla nascita delle due commissioni ha sempre fatto da “filtro” tra il Papa e i membri delle commissioni e di fatto – come ha precisato Padre Federico Lombardi – adesso il Papa ha ufficializzato un ruolo che il suo segretario già svolge da tempo.

Di certo c’è che entrambe le commissioni hanno il compito, tra gli altri, di “riferire al Papa” e “presentare al Papa i risultati delle indagini” e fino ad oggi lo hanno fatto tramite Mons. Xuereb. In più però il Papa, con la nuova nomina, chiede al suo assistente anche di “vigilare” sulle due commissioni.

“Francesco”, spiega un cardinale di Curia, “da quel che sappiamo vuol così armonizzare il lavoro delle commissioni e allo stesso tempo tener d’occhio, perché tutto proceda per il verso giusto, soprattutto una delle due commissioni, finita indirettamente sui giornali per delle polemiche riguardanti alcuni suoi membri”. In più, Mons. Xuereb collaborerà con la Segreteria di Stato per tener informato il Santo Padre: sarà in stretto contatto con Mons. Pietro Parolin, nuovo Segretario di Stato e con il Sostituto Mons. Angelo Becciu.

Una risposta a “Un “vigilante” per le commissioni papali

  1. mi auguro che questa persona riuscirà veramente a vigilare e a riferire tutto quello che si sente e che si conosce bene soprattutto su una certa membra di una commissione, soggetta che tutti sanno cosa sta combinando dentro il vat, ma che nessuno ha la volontà di rendere palese.

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