Il Papa: “Chi sperimenta la fine dell’amore non dev’essere condannato”

“In Ucraina superare le incomprensioni, preghiamo per questo popolo”. Questo l’appello di Papa Francesco all’Angelus della Domenica.
Ne parliamo a Stanze Vaticane con il Card. Elio Sgreccia, Presidente Emerito della Pontificia Accademia per la Vita. Con il porporato 85enne abbiamo commentato anche le parole di Francesco alla Messa mattutina a Santa Marta: “Chi sperimenta la fine dell’amore non dev’essere condannato, ma accompagnato”. Oltre a questo un accenno anche al caso del bambino vestito da Papa che il Pontefice ha potuto salutare e benedire mercoledì in piazza San Pietro. Bel segnale o esagerazione dei genitori?

L’ultima risposta di Benedetto ai corvi

Papa Francesco abbraccia il Papa Emerito (22 febbraio 2014)

Benedetto XVI prende carta e penna e zittisce definitivamente le voci su presunte pressioni e complotti che hanno portato alle sue dimissioni. Le voci di quei corvi che, nonostante la rinuncia di un anno fa, non hanno mai smesso di sorvolare sul cupolone, ponendo dubbi anche sulla validità di quel clamoroso gesto.
Continua a leggere



“Sinodo dia più spazio al problema separati”
Intervista al cardinale Luis Antonio Tagle

Il Card. Luis Antonio Tagle

Nello scorso concistoro, l’ultimo di Papa Benedetto XVI, aveva commosso il mondo, scoppiando in lacrime subito dopo aver ricevuto la berretta cardinalizia dalle mani di Joseph Ratzinger. Oggi il Card. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e neo presidente del Sinodo dei Vescovi per la Famiglia (insieme al Card. Vingt-Trois e al Card. Damasceno Assis), considerato il “Wojtyla delle Filippine” (e forse anche per questo uno dei papabili dello scorso conclave), ci racconta la sua vita e come sta vivendo questo suo primo concistoro da cardinale, parlando anche delle sfide che la Chiesa si prepara ad affrontare nei prossimi mesi.
Continua a leggere



La settimana delle riforme (ma senza fretta)



La rinuncia di Benedetto XVI

Benedetto XVI comunica la sua rinuncia al ministero petrino

Era l’11 febbraio del 2013, una giornata tranquilla in Vaticano: i cardinali raggiungevano il Palazzo Apostolico per partecipare al concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto e nessuno poteva immaginare quello che sarebbe successo da lì a poco. Nessuno (tranne i più stretti collaboratori di Ratzinger) sapeva che dal quel giorno la Chiesa non sarebbe stata più la stessa. Oggi ricordiamo quel momento “rivoluzionario” e lo facciamo senza troppi giri di parole. Vogliamo farlo soltanto con le parole di Benedetto XVI.
Continua a leggere