E il cardinale “papabile” scoppiò in lacrime

Il Card. Tagle in lacrime

Con la creazione di sei nuovi cardinali non europei, il Papa cerca di archiviare definitivamente il Vatileaks e aprire una nuova stagione per la Chiesa (è la prima volta dal 1924 che non ci sono porporati provenienti dal vecchio continente). L’immagine simbolo che rimarrà di questo concistoro è sicuramente quella del neo cardinale filippino Luis Antonio Tagle che, inginocchiato davanti a Benedetto XVI per ricevere la porpora, scoppia in lacrime.

Arcivescovo di Manila, giovanissimo (ha “solo” 55 anni) Tagle non ha retto all’emozione e dinanzi al Papa si è lasciato andare ad un pianto liberatorio. Ratzinger, come un padre che vuol incoraggiare il proprio figlio, lo ha accarezzato con affetto.

Il Card. Tagle in lacrime davanti al Papa

Un’immagine inedita a cui non eravamo abituati, anche perché con la porpora cardinalizia, il cardinale filippino, figura molto autorevole della chiesa asiatica, entra a pieno titolo tra i papabili per un futuro conclave (i cardinali elettori con questo concistoro salgono a quota 120, 28 gli italiani). Tagle è uno dei “volti nuovi” della Chiesa, chiamato con affetto “Chito” dai fedeli filippini, è un uomo molto stimato da Benedetto XVI: il Pontefice nel recente Sinodo per la nuova evangelizzazione lo ha nominato vice presidente della commissione episcopale incaricata di redigere il messaggio finale dei lavori, oltre ad averlo già avuto al suo fianco nella Commissione Teologica Internazionale.

“Non sono ben preparato per ricevere questo onore dal Santo Padre! E’ un segno di fiducia e per me è un’esperienza spirituale”, aveva commentato Tagle ai microfoni di Radio Vaticana, ” Quando il Segretario di Stato mi ha chiamato per comunicarmi la decisione del Papa – ha aggiunto – volevo rispondere con le parole della preghiera prima della Comunione: ‘non sono degno di partecipare alla tua mensa’. Però ho sentito anche che qualcuno, più grande di me, è venuto a chiamarmi. E questa chiamata non è per me come individuo ma è per la Chiesa di Manila e la Chiesa delle Filippine”.

10 risposte a “E il cardinale “papabile” scoppiò in lacrime

  1. Un articolo del 25 Novembre 2012 dal titolo “La supremazia dell’immagine. Nuova forma di dittatura.” Dice : “Il fenomeno che più ha determinato i consumi nell’età contemporanea, ovvero il culto dell’immagine, dell’apparenza ed il suo strumento di diffusione, […] l’apparenza è divenuta un bisogno primario dell’uomo contemporaneo che vuole costruirsi una maschera pirandelliana per sembrare più adeguato, o conforme e comunque meglio amalgamabile alla società dell’immagine […] l’essere uniformati negli usi e nei costumi così da far parte del sistema, del gruppo, è divenuto il modo più comune per affrontare la vita o meglio per non affrontarla.[…] (Agorà) Come dire : “La pubblicità è l’anima del commercio”

    Sullo stesso tono l’Avvenire del 25 Ottobre 2012 – “La società dell’apparenza non inganna !” – “l’indagine di Barbara Carnevali, storica della filosofia, ricercatrice invitata all’ “Institut d’Etudes Avancées” di Parigi, in un saggio da poco pubblicato da Il Mulino, intitolato “Le apparenze sociali. Una filosofia del prestigio” … Un progetto di filosofia dell’apparire sociale a partire proprio dall’analisi delle vanità, di quel mondo effimero in cui rientrano le mode.”

    Cos’altro ci si può aspettare, da una magnifica e sfarzosa cerimonia trasmessa in Tv nella basilica più grande del mondo ? Commozione, e lacrime di felicità, in un rito pubblicizzato in tutto il mondo dalla TV che ha enfatizzato l’evento facendo risaltare la verità degli articoli menzionati sopra, tutto a beneficio della forma, dell’apparire per la gioia dei credenti.
    La consegna dei diplomi di laurea. Ci mancava solo il lancio della berretta rossa seguito dall’immancabile “hurrà”.

    Si devono ricordare anche le lacrime della Ministra Fornero, riprese e ripetute su tutte le reti Tv al momento del suo insediamento, tutte orientate alla “captatio benevolentiae” dimenticando quante ne ha fatte versare per il suo operato agli italiani senza pensione e senza stipendio. Così per non cadere in questa trappola mediatica, il Vangelo suggerisce di non sbilanciarsi in giudizi affrettati ma dice : “Smettete di giudicare dall’aspetto esteriore, ma giudicate con giusto giudizio”.( Gv 7.24) – “Realmente, quindi, riconoscerete quegli [uomini] dai loro frutti.”( Mt 7.20) – Su un altro tono tutto diverso il cardinale Sepe, parlando di ciò che non si vede, che sta dietro le quinte dice : “scandalo e carrierismo” Link
    Non rimane che attendere che maturino i frutti !

  2. Carissimi,

    ..una riflessione che condivido con voi approfittando del bell’articolo di Fabio oggi nella Festa di Cristo Re.
    “‘non sono degno di partecipare alla tua mensa’. Però ho sentito anche che qualcuno, più grande di me, è venuto a chiamarmi. E questa chiamata non è per me come individuo ma è per la Chiesa di Manila e la Chiesa delle Filippine”.

    Ce lo domandiamo sempre tutti; chi di noi è degno di seguire Cristo?
    La risposta ovviamente è “NESSUNO”. Infatti tutti nella nostra natura umana siamo caduchi ma abbiamo nel sacramento della Confessione e nell’Eucarestia la forza non solo per rialzarci ma per SUPERARCI, ovvero per andare oltre le nostre debolezze. Perciò dopo la fatidica domanda che dobbiamo porci – siamo degni? – dobbiamo ricordarci che la risposta è nella nostra adesione o meno al progetto divino della Salvezza..
    Diremmo cioè si “nessuno, ma qualcuno pur deve farlo!”
    Oggi in particolare, tutti siamo chiamati all’Azione di Testimonianza Cristiana in questa società dove regna l’IPOCRISIA
    Ben vengano le lacrime prima di un’incarico nel mondo, perché ci dicono che siamo coscienti della nostra debolezza ma anche della Grazia di Dio; non siamo cioè mai soli!!!
    Questo ci dice oggi il Vangelo e la commemorazione liturgica di Cristo Re. Dio è Signore della Storia perciò di cosa dovremmo aver paura se siamo alla Sua sequela?..

    Pace e bene

  3. Mi risulta che i Cardinali siano uomini, e come ogni uomo, esiste l’emozione e la commozione. Pertanto quanti altri preti, vescovi, cardinali e papi avranno pianto in occasione della loro nomina???? Poi ci sono le parole un po’ di consuetudine: “Non sono degno…”, che mi ricordano tanto quelle degli Oscar “Non me lo aspettavo”. Un po’ ipocrite e false, visto che la nomina non cade dal cielo, ma è il risultato di un lungo percorso politico e di circostanze internazionali. Tuttavia confermo ancora una volta che sono uomini con le loro debolezze, come me, imperfetto ma fiducioso di migliorarmi. Speriamo che possano tutti aiutare Benedetto XVI nella sua missione e in un modo o l’altro attenuare la strapotenza della Curia Romana che tenta di ingabbiare il Papa. Speriamo che possano tenere il più lontano possibile il Papa da quei porporati falchi che gli girano intorno come avvoltoi.

    Preghiamo quindi, perchè la Chiesa torni alle sue origini e noi con lei. Preghiamo perchè in Vaticano lo Spirito Santo trovi casa.

  4. Finalmente c’è qualcuno che esce dagli schemi,e un indomani magari futuro papabile possa dare aria nuova e rinnovata dopo gli ultimi chiamiamoli intoppi!.

  5. visto i probabili papi messi in lista dopo la rinuncia di benedetto XVI penso che questo sia il papa da eleggere forse bisogna riuscire dagli schemi per la seconda volta in 35 anni dopo il papa straniero per aprire il cuore al mondo e in particolare all’europa dell’est adesso siamo nei tempi maturi all’apertura dei paesi asiatici in particolare cina e corea e questo papa lo potrebbe fare, per di piu’ con la sua umilta’ e per la sua poco esperienza potrebbe nei primi anni di pontificato chiedere qualche buon consiglio a razingher cosa che qualche altro eventuale eletto non lo farebbe mai e poi sembra buono.

  6. Io credo che Papa Benedetto XVI con la sua rinuncia al Soglio Pontificio, (non dimissioni) voglia invogliare i Cardinali a eleggere, sempre con l’intervento dello Spirito Santo, un successore di Pietro GIOVANE, in forza, che sappia parlare a tutti: agli anziani come ai giovani, soprattutto in questo tempo in cui Cristo e il suo Vangelo sono da molti messi da parte. Chiunque verrà eletto, credo faccia bene a consultarsi con un saggio quale è Ratzinger, se non altro per avere delle “dritte” su come fare piazza pulita in Vaticano e perchenò! creandosi dei collaboratori giovani che abbiano voglia di lavorare e idee nuove da portare pur ricordando che Cristo resta tale oggi, come ieri e tale sarà domani.

  7. hanno fatto intervista a Cardinale Tagle quando arrivato nel suo patria e la sua risposta perche lui a scoppiato nel lacrime, con tutto la sua humilta, perche il peso della responsabilita e paura a guidare la piu grande diocese in asia, questo e un lezione per tutti noi che davanti a Dio siamo piccoli pero obbediente nella Sua volonta. Abbiamo bisogno di uno come lui a guidare nella nostra fede. mi dispiace per le grammatica sono straniera.

  8. Pingback: “Sinodo dia più spazio al problema separati” Intervista al cardinale Luis Antonio Tagle | Stanze Vaticane

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