I segreti dei conclavi di Francesco e Benedetto

Il conclave del 2013

“Durante le votazioni ho visto con i miei occhi alcuni cardinali, non molto distanti da dove ero seduto io, che prendevano appunti durante i vari scrutini e poi mettevano in tasca i loro bigliettini sui quali avevano segnato i voti ottenuti da ciascun candidato. La norma è chiara e prevede che ognuno di noi avrebbe dovuto consegnare tutti i suoi appunti del conclave ai cerimonieri pontifici perché fossero bruciati nelle stufe della Cappella Sistina insieme con le schede. Purtroppo alcuni cardinali hanno agito diversamente. Ecco perché i voti di questi due conclavi sono stati resi pubblici pochi anni dopo il loro svolgimento”. A parlare è Papa Francesco…
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“Benedetto XVI deve dire la sua, ma il Papa è uno: Francesco”

Il cardinale Gerhard Ludwing Müller, Prefetto Emerito della Congregazione della Dottrina della Fede, intervenuto nella trasmissione di Tgcom24 “Stanze Vaticane”, ha commentato il documento di 18 pagine scritto dal Papa Emerito Benedetto XVI a proposito della pedofilia nella Chiesa. Attacca Eugenio Scalfari e ribadisce: “Ratzinger non può stare zitto, vuole essere d’aiuto al Papa. E chi prova a mettere in contrapposizione Benedetto e Francesco non è cattolico”.
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Il dossier e la tomba in Vaticano

Un dossier sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, finito in mano a un sacerdote, ex dipendente della Santa Sede, il quale, dopo averlo letto e fotocopiato, lo ha consegnato a diversi personaggi, facendo arrivare indirettamente alcune informazioni nelle mani della famiglia della giovane cittadina vaticana scomparsa nel nulla il 22 giugno del 1983. 

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Così la riforma IOR del Papa fu bloccata

“Fare le riforme a Roma è come pulire la sfinge d’Egitto con uno spazzolino da denti”. Papa Francesco lo aveva ribadito già un anno fa, nel corso degli auguri natalizi alla Curia Romana. Forse perché sapeva bene che il suo tentativo di riformare il Vaticano ha incontrato nel corso degli anni numerosi oppositori e diversi ostacoli.
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Il braccio destro del Papa minacciato di morte

Il Papa e il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga

“Eminenza, se lei parla sarà ammazzato”. Dopo le accuse e gli attacchi degli ultimi mesi, anche attraverso il dossier di monsignor Carlo Maria Viganò che prende di mira il Papa e altri cardinali, uno dei principali collaboratori di Francesco ha ricevuto delle telefonate anonime, in lingua spagnola, con una seria minaccia di morte: se dice pubblicamente qualcosa contro chi la sta accusando, lei sarà ucciso.
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