Fiducia. E’ la parola chiave scelta da Bergoglio sul volo di ritorno dall’Irlanda, rispondendo a una domanda sul dossier pubblicato da monsignor Carlo Maria Viganò, l’arcivescovo che accusa clamorosamente il Papa d’insabbiamento, chiedendone le dimissioni. Francesco non si è tirato indietro, e pur scegliendo la via del silenzio sulla faccenda, ha chiesto soltanto “un atto di fiducia” ai giornalisti che gli hanno posto una domanda in merito alla “testimonianza” scritta dall’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti.
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Ecco cosa c’è dietro la lettera di Viganò
La questione è molto semplice: con una “testimonianza” lunga dieci pagine, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti che con una sua lettera riservata al Papa, nel 2011, aveva “ispirato” il primo Vatileaks, si riprende la scena e oggi accusa mezza Curia (della nuova e della vecchia guardia) di aver coperto le schifezze del cardinale americano Theodore McCarrick. Non solo: Viganò spara davvero in alto e, oltre ad accusare i principali collaboratori presenti e passati degli ultimi tre papi, rivela: “Avevo informato Papa Francesco nel 2013 del dossier su McCarrick, ma lui cambiò discorso: adesso sia il primo a dare il buon esempio a cardinali e vescovi che hanno coperto gli abusi di McCarrick e si dimetta insieme a tutti loro”.
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Francesco crea 14 nuovi cardinali. Ecco perché
Per l’annuncio, anche questa volta rigorosamente a sorpresa, Papa Francesco ha atteso il giorno di Pentecoste: il prossimo 29 giugno ci sarà un concistoro per la creazione di nuovi cardinali. Saranno 14, di cui 11 elettori e 3 ultraottantenni, nominati per essersi distinti per il loro servizio alla Chiesa. Anche in questo caso arrivano da tutte le parti del mondo: Giappone, India, Iraq, Perù, Madagascar, Portogallo, ecc. Tre saranno italiani.
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Quelle suore di clausura troppo social
“Usate i social con sobrietà e discrezione, senza rompere la contemplazione con i rumori delle notizie”. Un richiamo, una tirata d’orecchie bella e buona, che questa volta, partita dritta dal Vaticano ha raggiunto i conventi di clausura di tutto il mondo, dove, ormai, sempre più spesso, le suore hanno trovato nella rete internet la loro finestra sul mondo.
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“Ratzinger voleva dimettersi nel 2012”
Benedetto XVI aveva deciso di rinunciare al Pontificato già nell’aprile del 2012, qualche settimana dopo la Pasqua ed era intenzionato ad annunciare al mondo la sua rivoluzionaria scelta prima del Natale dello stesso anno. La sconvolgente rivelazione arriva a cinque anni dalle dimissioni di Joseph Ratzinger e in un momento in cui si torna a parlare spesso del Papa Emerito e delle sue condizioni di salute, che, da quanto risulta a Il Giornale, non destano alcuna preoccupazione.