Viganò non parlò al Papa di abusi su minori

Al centro monsignor Carlo Maria Viganò

Fiducia. E’ la parola chiave scelta da Bergoglio sul volo di ritorno dall’Irlanda, rispondendo a una domanda sul dossier pubblicato da monsignor Carlo Maria Viganò, l’arcivescovo che accusa clamorosamente il Papa d’insabbiamento, chiedendone le dimissioni. Francesco non si è tirato indietro, e pur scegliendo la via del silenzio sulla faccenda, ha chiesto soltanto “un atto di fiducia” ai giornalisti che gli hanno posto una domanda in merito alla “testimonianza” scritta dall’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti.

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Ecco cosa c’è dietro la lettera di Viganò

La questione è molto semplice: con una “testimonianza” lunga dieci pagine, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti che con una sua lettera riservata al Papa, nel 2011, aveva “ispirato” il primo Vatileaks,  si riprende la scena e oggi accusa mezza Curia (della nuova e della vecchia guardia) di aver coperto le schifezze del cardinale americano Theodore McCarrick. Non solo: Viganò spara davvero in alto e, oltre ad accusare i principali collaboratori presenti e passati  degli ultimi tre papi, rivela: “Avevo informato Papa Francesco nel 2013 del dossier su McCarrick, ma lui cambiò discorso: adesso sia il primo a dare il buon esempio a cardinali e vescovi che hanno coperto gli abusi di McCarrick e si dimetta insieme a tutti loro”.
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Camorra a Medjugorje, parla Hoser

Una delle presunte veggenti di Medjugorje

“Nella mia omelia ho citato quanto detto da una giornalista, ma sappiamo che queste cose con le mafie succedono in tutto il mondo, evidentemente anche a Medjugorje, nessuno è esente da queste piaghe”. Monsignor Henryk Hoser, l’arcivescovo emerito di Varsavia-Praga nominato da Papa Francesco “commissario” della piccola cittadina bosniaca dove, da oltre 35 anni, si verificherebbero apparizioni della Madonna, risponde così e non smentisce quanto detto in una sua omelia di qualche giorno fa. Interpellato da “Il Giornale”, il “visitatore apostolico” di Bergoglio presso la parrocchia di Medjugorjie, conferma e aggiunge: “Ho saputo di queste cose leggendo degli articoli, non c’è un… Continua a leggere


Quelle suore di clausura troppo social

“Usate i social con sobrietà e discrezione, senza rompere la contemplazione con i rumori delle notizie”. Un richiamo, una tirata d’orecchie bella e buona, che questa volta, partita dritta dal Vaticano ha raggiunto i conventi di clausura di tutto il mondo, dove, ormai, sempre più spesso, le suore hanno trovato nella rete internet la loro finestra sul mondo.
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