Condannato “monsignor 500 euro”

Mons. Nunzio Scarano

Era soprannominato “monsignor 500 euro” perché secondo i più maligni d’Oltretevere teneva nel portafogli sempre alcune banconote di grosso taglio. Per monsignor Nunzio Scarano, ex contabile dell’APSA, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, in pratica la Banca Centrale del Vaticano, è arrivata ieri una condanna in appello a tre anni di carcere per corruzione e calunnia.
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Ora Scarano punta il dito contro i cardinali

Mons. Nunzio Scarano

«Santità, non ho mai riciclato denaro sporco, non ho mai rubato, le mie operazioni allo Ior sono sempre state fatte sotto consiglio della direzione dei dirigenti, sempre secondo la legge canonica dello Ior». Monsignor Nunzio Scarano, capo della contabilità della sezione straordinaria dell’Apsa (l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), arrestato a giugno con l’accusa di corruzione e calunnia, scrive al Papa e respinge ogni accusa.
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Inizia la pulizia di Papa Francesco

In molti lo avevano capito sin da subito, da quei primissimi giorni del suo pontificato: «Bergoglio farà pulizia dentro il Vaticano». E così è stato. Quello scatolone bianco messo in bella mostra, lo scorso 23 marzo, durante l’incontro storico tra i due papi a Castel Gandolfo aveva fatto intendere che qualcosa Oltretevere stava davvero per cambiare.
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