I segreti dei conclavi di Francesco e Benedetto

Il conclave del 2013

“Durante le votazioni ho visto con i miei occhi alcuni cardinali, non molto distanti da dove ero seduto io, che prendevano appunti durante i vari scrutini e poi mettevano in tasca i loro bigliettini sui quali avevano segnato i voti ottenuti da ciascun candidato. La norma è chiara e prevede che ognuno di noi avrebbe dovuto consegnare tutti i suoi appunti del conclave ai cerimonieri pontifici perché fossero bruciati nelle stufe della Cappella Sistina insieme con le schede. Purtroppo alcuni cardinali hanno agito diversamente. Ecco perché i voti di questi due conclavi sono stati resi pubblici pochi anni dopo il loro svolgimento”. A parlare è Papa Francesco…
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Ecco cosa c’è dietro la lettera di Viganò

La questione è molto semplice: con una “testimonianza” lunga dieci pagine, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti che con una sua lettera riservata al Papa, nel 2011, aveva “ispirato” il primo Vatileaks,  si riprende la scena e oggi accusa mezza Curia (della nuova e della vecchia guardia) di aver coperto le schifezze del cardinale americano Theodore McCarrick. Non solo: Viganò spara davvero in alto e, oltre ad accusare i principali collaboratori presenti e passati  degli ultimi tre papi, rivela: “Avevo informato Papa Francesco nel 2013 del dossier su McCarrick, ma lui cambiò discorso: adesso sia il primo a dare il buon esempio a cardinali e vescovi che hanno coperto gli abusi di McCarrick e si dimetta insieme a tutti loro”.
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L’ultima risposta di Benedetto ai corvi

Papa Francesco abbraccia il Papa Emerito (22 febbraio 2014)

Benedetto XVI prende carta e penna e zittisce definitivamente le voci su presunte pressioni e complotti che hanno portato alle sue dimissioni. Le voci di quei corvi che, nonostante la rinuncia di un anno fa, non hanno mai smesso di sorvolare sul cupolone, ponendo dubbi anche sulla validità di quel clamoroso gesto.
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Guerra tra fazioni sull’erede di Bertone

Papa Francesco e il Segretario di Stato Tarcisio Bertone

«Ormai è solo questione di giorni, entro questa settimana». Chi conosce bene Bergoglio sa che non si possono fare previsioni, ma gli indizi portano a pensare che lo spoil system della Curia sia davvero in moto.
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Il Papa va via, corvi e avvoltoi purtroppo no

La notizia delle dimissioni del Papa ha ormai fatto il giro del mondo. Benedetto XVI ha lasciato il pontificato perché, ha detto ai cardinali, non sente più quel vigore fisico, mentale e spirituale adatto per guidare la Chiesa. Ma dietro le dimissioni c’è sicuramente anche il peso dell’ultimo anno, un anno difficile e complesso. L’anno del Vatileaks.

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