Aprono gli archivi ed è già polemica

C’è la lettera di Margareth Bach, la figlia del rabbino capo di Vienna che, nel luglio del 1944 ringrazia il Papa per gli aiuti ricevuti, c’è l’elenco dei fucilati delle fosse ardeatine e poi foto e lettere di bambini bisognosi tedeschi che ringraziano anche loro Pacelli per degli aiuti spediti nelle loro case. Da ieri, l’Archivio Apostolico Vaticano per volere di Papa Francesco ha aperto agli studiosi da tutto il mondo la possibilità di consultare i faldoni riguardanti tutto il pontificato di Pio XII, fino alla morte del Papa avvenuta nel 1958. Emergono già alcuni documenti chiave sugli ebrei, e  la reazione del mondo ebraico non si è fatta attendere. Alcuni documenti vaticani li abbiamo letti anche noi e riguardano il piano di Hitler di rapire il Papa.
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Opacità e chiarezza vaticana

Il cardinale Angelo Becciu

L’atmosfera non è delle migliori, qualcuno addirittura si è spinto a dire che nelle sacre stanze si respira un’aria peggiore di quella che si respirava poco prima delle dimissioni di Benedetto XVI. Stavolta però non ci sarà alcun Papa che si dimetterà, anche se l’intento di tutto lo scandalo sembra voler esser anche questo, oltre a quello di voler colpire i più stretti collaboratori del Pontefice per arrivare a Francesco.
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I dollari di Pio XII per sconfiggere Hitler

Papa Pio XII

Dagli archivi degli 007 di Sua Maestà arrivano nuovi documenti risalenti al periodo 1941-1943 che riguardano il Vaticano e le finanze d’Oltretevere: la Santa Sede, durante la seconda guerra mondiale, investì milioni di dollari nelle maggiori banche americane e inglesi per aiutare le Chiese e le popolazioni colpite dal conflitto.

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