Nella polemica sul Concordato tra Italia e Santa Sede, con il Vaticano che ha chiesto al Governo la rimodulazione del ddl Zan, si è inserito anche il rapper Fedez che da tempo sostiene pubblicamente il disegno di legge. Il re del tormentone estivo, ha lanciato dal suo profilo Instagram, che conta 12,6 milioni di followers, accuse al Vaticano sul tema degli immobili. «Amici», ha chiesto con ironia il cantante ai suoi ‘seguaci’, «voi avevate concordato qualcosa? Non avevamo concordato, amici del Vaticano, che ci davate delle tasse arretrate sugli immobili e che l’Unione Europea ha stimato in cinque miliardini o forse di più? In realtà non si sa, perché avete perso il conto degli immobili, ne avete troppi». Affermazioni che non vanno giù a monsignor Nunzio Galantino, Presidente dell’APSA, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica che gestisce gli immobili della Santa Sede.
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Il Papa respinge le dimissioni di Marx
“Caro fratello, vai avanti come arcivescovo di Monaco e Frisinga, non accetto le tue dimissioni”. Un invito a continuare sulla strada delle riforme per superare la piaga della pedofilia e un’amara riflessione sul fatto che tutta la Chiesa sia in crisi.
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“Criminali, illegali”
Sono stati bollati come criminali e illegali e per questo li hanno sbattuti in cella, per la loro fede cattolica. In Cina non c’è pace per quella Chiesa ancora sommersa, clandestina, riconosciuta dal Vaticano, ma che non ha accettato di emergere per esser riconosciuta anche da Pechino.
Il “beato” della porta accanto
Rosario Livatino è beato. Papa Francesco qualche giorno fa lo ha definito un “santo della porta accanto”. Abbiamo realizzato una puntata speciale di “Stanze Vaticane”…
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Il “Recovery plan” secondo Francesco
L’invito è stato chiarissimo: fate figli, se volete che l’Italia abbia un futuro, non perdiamo altro tempo, la situazione è preoccupante. Papa Francesco dalla finestra del suo studio, ieri mattina, al termine dell’Angelus domenicale ha fatto un appello, che a molti forse sarà sembrato anche un po’ anacronistico, ma che in realtà è la base da cui partire per un vero “Recovery plan” post-pandemia: “esploda una primavera di bambine e bambini per uscire da questo inverno demografico che stiamo vivendo”. Francesco ha ragione da vendere per mille motivi:
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