Papa Francesco accoglie una delle proposte del gruppo degli otto cardinali e istituisce una commissione per la tutela dei bambini e la lotta agli abusi sessuali. A darne notizia il Card. Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston e membro del “G8” papale per la riforma della Curia Romana.
La commissione, si legge nel comunicato della Sala Stampa Vaticana, “avra’ il compito di riferire sullo stato attuale delle vittime degli abusi, suggerire in raccordo con conferenze episcopali sui provvedimenti da adottare, proporre nomi di persone adatte per la sistematica attuazione di queste nuove iniziative includendo laici, religiosi, religiose, sacerdoti con competenze nella sicurezza dei fanciulli, nei rapporti con le vittime, nei problemi di salute mentale, nell’attuazione delle leggi. La composizione e le competenze della commissione verranno comunicate dal Pontefice con un documento specifico”.
Il Papa continua quindi l’opera di Benedetto XVI per la lotta alla pedofilia: a nemmeno un mese dall’inizio del suo pontificato, Bergoglio aveva infatti confermato a Monsignor Gerhard Ludwig Muller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, la “linea voluta da Benedetto XVI perché si agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuale, promuovendo anzitutto le misure di protezione dei minori, l’aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze, i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli”.
Tolleranza zero in Vaticano, che adesso con la nuova commissione (che potrebbe esser presieduta proprio dal Card. O’Malley) appronterà linee guida per la protezione dei bambini, lo sviluppo di norme per la protezione dei bambini e la prevenzione degli abusi su minori, programmi di formazione di chi opera su bambini e su minori.
Inoltre protocolli per la sicurezza dell’ambiente, codici di condotta professionale, per l’attestazione di idoneita’ al ministero sacerdotale, screening, controllo della fedina penale, schede di valutazione psichiatrica, la collaborazione con autorita’ civili per la segnalazione dei reati. Altri specifici compiti, comunicazioni riguardanti il clero, la pastorale di supporto delle vittime e dei familiari, l’assistenza spirituale e servizi di salute mentale, la collaborazione con esperti di ricerca e sviluppo della prevenzione degli abusi sui minori, studi di psicologia e sociologia, la collaborazione con vescovi e superiori religiosi, il rapporto con i fedeli e i mezzi di comunicazione, incontri con le vittime, la supervisione e il recupero riguardante chierici colpevoli di abusi.