Ecco il miracolo di Papa Wojtyla

Il Beato Giovanni Paolo II

La guarigione inspiegabile di una donna del Costa Rica, colpita da una grave lesione cerebrale. Sarebbe questo il secondo miracolo attribuito a Giovanni Paolo II, approvato ieri dalla commissione dei teologi della Congregazione delle Cause dei Santi, grazie al quale Karol Wojtyla diventerà santo in tempi record.

Un prodigio i cui dettagli non sono ancora stati svelati dal Vaticano, ma che, secondo indiscrezioni che arrivano d’Oltretevere, riguarderebbe una cittadina dell’America Centrale guarita grazie all’intercessione del Papa polacco. Ma non è tutto: c’è chi ha definito questo prodigio di Giovanni Paolo II addirittura un “doppio miracolo”, perché l’intervento del Pontefice Beato non avrebbe riguardato soltanto la donna del Costa Rica (paese visitato dal Pontefice esattamente 30 anni fa) ma anche la sua famiglia; dai primi giorni della malattia, i parenti della donna, “avevano perso la fede”, fanno sapere da dentro le mura leonine, “ma l’hanno ritrovata grazie alla mano miracolosa di Karol Wojtyla”. Una storia di fede e di speranza quindi, che, dopo tante sofferenze, avrebbe iniziato a regalare a questa famiglia i primi sorrisi nel 2011: il miracolo di Wojtyla sulla donna sarebbe infatti avvenuto il primo maggio di quell’anno, proprio la stessa sera della beatificazione del Pontefice.

La strada della santità per Giovanni Paolo II diventa quindi ancora più breve: dopo l’ok della commissione formata da sette medici e presieduta dal Prof. Patrizio Polisca (medico personale di Benedetto XVI e ora di Papa Francesco) e dopo il via libera dei teologi, il prossimo passo sarà l’approvazione del miracolo da parte della commissione dei cardinali e dei vescovi membri della Congregazione delle Cause dei Santi che si riuniranno prossimamente in Vaticano per prendere una decisione.

A quel punto toccherà a Papa Francesco firmare il decreto e stabilire la data della canonizzazione in Piazza San Pietro. Sul tavolo del prefetto della Congregazione per i santi, il cardinale Angelo Amato, al momento ci sarebbero due ipotesi: la celebrazione potrebbe esser fissata a Roma per domenica 20 ottobre 2013, due giorni prima della festa liturgica istituita da Papa Ratzinger per il beato Wojtyla, oppure (questa la seconda ipotesi), il tutto potrebbe slittare nel 2014, precisamente il 27 aprile, per la festa della Divina Misericordia, la festività istituita nel 2000 proprio da Wojtyla e legata alla figura di Santa Faustina Kowalska, religiosa polacca alla quale il Pontefice era profondamente devoto.

Al momento però sulla data non c’è ancora una decisione ufficiale, anche se sono in tanti quelli che sperano che alla fine il Papa acceleri ancora l’iter della causa e decida di celebrare la canonizzazione del pontefice polacco entro l’anno. Tra i sostenitori di questa ipotesi c’è al primo posto lo storico segretario particolare di Giovanni Paolo II, l’arcivescovo di Cracovia, il Card. Stanislaw Dziwisz che nei giorni scorsi, in occasione di una visita a Messina, ha ribadito: “Speriamo che la canonizzazione di Papa Wojtyla avvenga in ottobre. Ma lasciamo questa decisione a Papa Francesco”.

Lo stesso cardinale Dziwisz, qualche giorno fa era stato ricevuto in Vaticano, alla casa Santa Marta, proprio da Bergoglio: un colloquio di diversi minuti durante il quale il Papa argentino avrebbe rassicurato il porporato polacco che la strada della santità per Giovanni Paolo II si avvicina sempre più e che la festa per “Lolek” potrebbe essere già quest’anno. In quel caso Wojtyla riceverebbe davvero un’aureola in tempi record: soltanto qualche giorno dopo la morte del papa polacco, nell’aprile del 2005, Benedetto XVI aveva concesso la dispensa papale, evitando un’attesa di cinque anni per l’inizio della causa, aperta nel giugno di quell’anno dal Card. Camillo Ruini. Sei anni dopo, nel 2011, è arrivata la beatificazione e oggi si va verso la canonizzazione, che se fosse confermata per l’autunno del 2013, verrebbe celebrata a soli otto anni dalla scomparsa del beato Giovanni Paolo II.

GUARDA IL SERVIZIO DI ANNA BOIARDI