L’intervista a Sua Santità Aram I
Accadeva 102 anni fa. Il 24 aprile del 1915 iniziava il genocidio dei cristiani armeni. Un milione e mezzo di persone fu arrestato, torturato e ucciso.
Ancora oggi, in tanti, non riconoscono questa grande tragedia di cui ha parlato anche Papa Francesco: “Nel secolo scorso”, ha detto Bergoglio, “la nostra famiglia umana è passata attraverso tre enormi tragedie senza precedenti. La prima, che è ampiamente ritenuta il primo genocidio del ventesimo secolo, ha colpito il popolo armeno”.
Ho realizzato in Libano un’intervista con Sua Santità il Catholicos degli armeni di Cilicia, Aram I. “Siamo pronti a perdonare la Turchia”, ha detto, “quando loro riconosceranno il genocidio armeno. Abbiamo fatto causa al governo turco, rivogliamo indietro le nostre proprietà (chiese, monasteri, strutture) che furono all’epoca confiscate e lo sono tuttora”.
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Il genocidio degli Armeni, è una dimostrazione lampante della dichiarazione di Salomone quando dice: “… L’uomo ha dominato l’uomo a suo danno” (Ecclesiaste 8:9 TNM) causando incalcolabili sofferenze, indipendentemente dai motivi religiosi, etnici, culturali, politici, non è in armonia con quello che Gesù afferma: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”. (Giovanni 13:35 CEI)
Quindi viene da porre questa domanda: Quando si è interrotto il percorso cristiano, prendendo strade diverse, portando a compiere queste atrocità, magari nel nome di Dio? (Quello degli Armeni e solo uno dei tanti genocidi del XX secolo)
Mi conforta sapere “che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti” e che Dio “Inghiottirà la morte per sempre”, eliminando tutte le ingiustizie. (Atti 24:15 TNM; Isaia 25:8 TNM)