«Il Papa quando parla di pontificato breve, non si riferisce alla morte, ma a un’altra cosa ben precisa». L’incontro avviene a pochi metri dalla Domus Santa Marta, la residenza del Papa, e chi parla è uno strettissimo collaboratore di Francesco, uno di quelli, insomma, che trascorre la maggior parte delle sue giornate accanto al Pontefice.
«Vuole sapere perché il Papa dice di avere la sensazione che forse non durerà molto? Bene, posso dirlo, ma a patto che il mio nome non compaia da nessuna parte».
Siamo d’accordo e per esser più tranquilli, ci spostiamo fuori dalle mura vaticane, facciamo una passeggiata sotto al colonnato del Bernini in Piazza San Pietro, in mezzo a turisti di ogni parte del mondo che scattano selfie con sullo sfondo il loggione centrale della basilica, quello da dove, due anni fa, Jorge Mario Bergoglio si presentò al popolo dei fedeli come nuovo vescovo di Roma.
Perché il Papa dice che il suo sarà un pontificato breve? La risposta arriva serafica: «Il Papa non pensa affatto che dovrà morire presto, ma è una persona molto realista: sa bene che la terza età non finisce più a 75 o magari 80 anni, ma che si è allungata molto, diciamo fino a 90, 95 anni. E credo che lui sia convinto che non si possa governare la Chiesa se il Papa ha un’età troppo avanzata, se non è più in forze». Il primo pensiero vola subito a Papa Ratzinger, alla sua rinuncia, ai motivi che lo spinsero ad abdicare («non ho più le forze» aveva detto) e alle frasi pronunciate proprio da Bergoglio qualche giorno fa, nell’intervista rilasciata a un’emittente messicana: «Non mi piace mettere un limite d’età al papato ma la scelta fatta da Papa Benedetto XVI non dev’essere considerata un’eccezione, ma una possibilità».
E infatti, nonostante Bergoglio non abbia, al momento, alcuna intenzione di dimettersi, quella porta rimane anche per lui aperta, nel caso in cui dovesse andare troppo in là con gli anni. Ma perché, però, Francesco parla di un pontificato che pensa possa durare al massimo quattro o cinque anni? Il nostro interlocutore risponde anche a questo quesito, e lo fa sorridendo: «Il Papa ha oggi 78 anni, nonostante sappia che la vita si è allungata molto, lui prende in considerazione anche il fattore genetico, ovvero tiene conto anche di quanto hanno vissuto i suoi genitori, i suoi fratelli e i suoi parenti più stretti. Insomma – aggiunge – si affida sempre e comunque alla volontà di Dio».
Si torna quindi a parlare in qualche modo anche del tema della morte, tema molto caldo soprattutto negli ultimi mesi, dopo le minacce dei fondamentalisti islamici dell’ISIS contro il Papa e contro il Vaticano in generale. Era stato lo stesso Francesco a parlarne sul volo che dallo Sri Lanka lo aveva portato nelle Filippine; rispondendo ad una domanda sulla sua sicurezza, infatti, il Papa aveva detto: «A me preoccupano i fedeli, ho paura per loro, ma io ho un difetto, una bella dose di incoscienza. Ma se mi accade questo? Soltanto chiedo la grazia al Signore che non mi facciano male, perché non sono coraggioso di fronte al dolore».
Il nostro interlocutore ci saluta, poi torna indietro per ribadire un concetto: «Il Papa non sappiamo se mai si dimetterà, la possibilità c’è, in futuro, di andare in pensione, ma non di certo perché ha fissato lui un limite d’età. Deciderà Dio il da farsi. Ma una cosa è certa: in questo tempo in cui lui dovrà guidare la Chiesa, chiede che tutti facciano il massimo per aiutarlo, senza scontri e senza cordate».
(Articolo per Il Giornale del 15.03.2015)