Benedetto il saggio

L’incontro in Vaticano tra Benedetto XVI e Francesco (2 maggio 2013)

E’ tornato “nel recinto di Pietro” senza clamori, niente dirette tv, solo una fotografia. Adesso trascorrerà le giornate in silenzio, recitando il rosario, studiando e scrivendo. E quando Francesco vorrà, lui sarà lì, a pochi metri di distanza, pronto a dare i suoi consigli.

Il Papa emerito Benedetto XVI è definitivamente rientrato in Vaticano e ha trascorso la prima notte all’interno del monastero “Mater Ecclesiae”, nel cuore dei Giardini Vaticani. Questa mattina dalla finestra della sua camera Benedetto ha rivisto il Cupolone, ha celebrato messa nella piccola cappella del monastero e ha assaggiato la frutta biologica coltivata nel piccolo orticello, quella frutta che per quasi otto anni era finita sulla tavola del Papa. Ieri il secondo storico incontro con il suo successore, con il quale ha scambiato qualche parola per poi trasferirsi nella cappelletta del monastero per una preghiera collettiva.

Tra libri, scritti e preghiere, Benedetto XVI rimarrà nell’ombra, ma al suo fianco ci sarà Mons. Georg Gaswaein, braccio destro di Francesco in quanto prefetto della Casa Pontificia e contemporaneamente segretario particolare di Ratzinger. Sarà l’arcivescovo tedesco il grande “ufficiale di collegamento” tra i due Papi, la persona a cui Bergoglio si rivolgerà quando vorrà telefonare o andare a trovare il predecessore (sempre che i due non si incontrino nei giardini vaticani per la recita del rosario).

Papa Francesco da oggi ha un “saggio” in più a disposizione: c’è il consiglio di otto cardinali consiglieri voluto da Bergoglio che aiuterà il Papa per la riforma della Curia Romana, ma c’è anche una persona “nascosta” che, quando il Pontefice lo riterrà opportuno, metterà a disposizione la propria esperienza per il bene della Chiesa.