3 risposte a ““La gerarchia cattolica sia vicina ai giovani”, il cardinale Maradiaga alla GMG di Lisbona

  1. ho un’ idea migliore: la gerarchia cattolica…VENGA ABOLITA. ognuno sia papa di se stesso e responsabile delle sue opere. Dio saprà giudicare benissimo senza aver bisogno che un prete gli cosa debba fare, se perdonare o no, ad esempio.

    • Penso che la gerarchia sia e rimanga uno strumento utile per costruire l’unità del Popolo di Dio. Sempre che venga intesa come un vertice di una piramide rovesciata, perché i vescovi e i papi devono rimanere servi dei servi di Dio, come talvolta purtroppo non avviene. Credo che la gerarchia ha bisogno dei fedeli e i fedeli hanno bisogno dei pastori e del loro carisma certo di verità, credo che la gerarchia debba ascoltare i fedeli e il loro senso di fede, perché lo Spirito Santo parla ad ambedue, e legittamente deve poter fare da arbitro, senza necessariamente dire la propria su ogni questione che non centri con la fede da vivere anche nelle opere, e nel momentaneo dubbio su cosa fare o credere attendere un tempo più maturo: appartiene alla tradizione della Chiesa anche il motto “nelle cose necessarie ci vuole l’unità, in quelle dubbie la libertà, in tutte la carità”. Certamente non è Dio ad aver bisogno dei vescovi, la vera domanda è se Egli realmente assiste il Collegio Episcopale (Papa + vescovi), a prescindere che siano brave persone o meno, nel guidare la Chiesa. Ma qui la risposta può essere solo la libera adesione delle persone o meno. Nota di rilievo sono le parole di Cristo agli apostoli il giorno della resurrezione “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi » (Gv 20,22-23). Ma qui si ritorna a quanto detto: credere al ministero episcopale e petrino o meno.

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