Istanbul – Si presenta all’appuntamento in perfetto orario, elegante, con degli occhiali da sole che chiederà di tenere per tutto il tempo, anche durante le riprese. Dopo averci dato il benvenuto in Turchia, annuncia: “Questa sarà probabilmente la mia ultima intervista, lascio un testamento spirituale”.
Il personaggio è noto ormai a tutti, le sue mille verità hanno fatto il giro del mondo e non stupisce che Mehmet Alì Ağca, l’attentatore turco che il 13 maggio del 1981 in Piazza San Pietro sparò contro Giovanni Paolo II con l’intento di ucciderlo, oggi lanci un appello del genere: “Se Papa Francesco mi accoglie, sono pronto a diventare sacerdote”. Le sue ultime rivelazioni (insieme ad una ricostruzione dettagliata del piano per uccidere il Papa) saranno trasmesse in versione integrale domenica sera su Top Secret, in seconda serata su Canale 5. A seguire una breve anticipazione dell’intervista.
Signor Ağca perché sull’attentato al Papa ha cambiato versione mille volte, ha paura che qualcuno la uccida?
No, assolutamente, era necessario farlo, perché bisognava distruggere la pista bulgara, che avevamo creato con gli americani per colpire l’impero sovietico. Poi avevo accusato il Vaticano, ma era solo per rabbia contro la Chiesa.
E poi ha raccontato di una pista islamica con l’ayatollah Khomeini che le chiese di uccidere il Papa…
Sì è vero che ho accusato l’Iran, l’ho detto, ma non era la verità.
Però è stato in Iran?
Sì, è vero, ci sono stato, nel gennaio del 1980 per 70 giorni circa. Ma non ho fatto nulla lì. Ero andato solo perché dovevo scappare dal governo turco.
Lei per la prima volta ammette di essere stato in Iran e a tal proposito c’è un documento del dossier Mitrokhin in cui si dice che lei era in Iran sotto la copertura del KGB…
Sì, di Kuczynski, il colonnello Kuczynski, ma non voglio entrare in questo discorso perché c’è un lavoro del Parlamento italiano e non voglio parlarne.
E’ vero che vuole andare a Fatima?
Sì, vorrei andare a maggio del prossimo anno, per il centenario delle apparizioni mariane. E lì pregare, insieme al Papa, la Madonna, la mia madre spirituale.
Lei per ora ha il divieto d’ingresso nell’area Schengen, deve rimanere in Turchia…
Qui vivo come un pensionato che perde il suo tempo. Per questo voglio fare un appello a Papa Francesco, che mi accolga in Vaticano e io diventerò sacerdote.
Ma come le viene in mente?
Dopo la visita in carcere di Giovanni Paolo II ci avevo pensato, ho studiato il Vangelo a lungo…
Dovrebbe entrare in seminario…
Conosco i libri sacri meglio di tanti altri. Il Papa mi accolga, sarò sacerdote e celebrerò messa se mi vorrà!