Cercare il dialogo con queste persone? E’ auspicabile e su questo auspicio tutti dobbiamo continuare ad avere speranza e operare attraverso le vie che sono possibili all’intelligence e alla diplomazia”
Lo ha detto alla trasmissione “Stanze Vaticane” di Tgcom24, il Card. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI e arcivescovo di Genova.
“Dev’esserci pero’ un isolamento radicale di tutti i governi”, ha detto il cardinale, “dicendo basta ad ogni rapporto, alle forniture di armi e viveri, con una condanna reale, che finora è stata però solo verbale e non pratica”.
Il Presidente della CEI ha poi indicato due strade per reagire allo Stato Islamico. “Per reagire all’ISIS”, ha detto Bagnasco, “Serve intanto una parola, una voce unica, unitaria, alta e insistente di condanna di questa strage e dell’odio di questa barbarie imperante. Questa voce dovrebbe sollevarsi da tutto il mondo indistintamente. Seconda via, a me pare, dovrebbe essere quella di isolare queste centrali del terrore e del terrorismo: tutti i paesi del mondo realmente sospendano, tronchino ogni rapporto, sia di tipo politico sia commerciale, con queste centrali. La domanda chi fornisce le armi e chi compra il petrolio, ecco, questa domanda è stata ancora inevasa e rimasta senza risposta.
Alla domanda se anche l’Italia adesso dovrà fare la sua parte per la lotta allo Stato Islamico, il cardinale ha risposto: “Nessuno può essere assente da questo fronte della giustizia e della pace che passa attraverso la via del dialogo e della condanna unitaria e dell’isolamento concreto. Anche l’Italia è presente e fa e farà la sua parte”.