Ecco il premio di Benedetto XVI per il suo fedele segretario: Mons. Georg Gaenswain ieri, nella Basilica Vaticana, ha ricevuto l’ordinazione episcopale. il Papa lo ha consacrato arcivescovo e nei giorni scorsi nominato prefetto della Casa Pontificia. Presente alla cerimonia anche il premier Monti che però, durante la messa, ha trovato ben altro da fare (segue foto)
La fedeltà a Joseph Ratzinger prima di tutto, poi gli impegni di curia. Sarà questa la linea del nuovo arcivescovo tedesco che esce sicuramente rafforzato dal caso Vatileaks: tanti pensavano che il Papa avesse in serbo per il suo primo segretario una punizione esemplare (con promozione e rimozione). Era stato lui dopotutto a non accorgersi di nulla mentre Paolo Gabriele, il maggiordomo infedele e graziato, fotocopiava i documenti riservati del Papa. Invece Benedetto XVI, che ha sempre ribadito piena fiducia ai suoi collaboratori lo ha voluto premiare, per il suo impegno durante tutti questi anni da segretario (Gaenswain segue il Papa dal 2003), per averlo protetto durante lo scandalo e sicuramente anche per dare un forte segnale di unità.
Proprio per questo Gaenswain cumulerà due cariche importanti: segretario particolare del Pontefice e prefetto della Casa Pontificia, al posto del neo creato cardinale americano James Harvey, scelto dal Papa come nuovo arciprete della Basilica di San Paolo fuori le mura. Non era mai successo che un segretario diventasse anche il responsabile di tutta la “famiglia pontificia” e della vita pubblica del Pontefice (l’unico caso passato riguarda don Stanislao Dziwisz promosso da Giovanni Paolo II arcivescovo e prefetto aggiunto).
Ancora più fiducia quindi in Padre Georg che diventa più influente e più importante. Questo di certo non a scapito del Segretario di Stato Tarcisio Bertone, descritto da molti in queste ore come lo sconfitto di tutta questa vicenda. Tra Mons. Gaenswain e il Segretario di Stato c’è sempre stata collaborazione e piena sintonia dicono dal Palazzo Apostolico. Anzi, “il Vatileaks ha rafforzato il legame tra i due” ci dice un influente prelato (ricordiamo che entrambi sono stati i principali bersagli dello scandalo e proprio ieri Bertone è stato uno dei co-consacranti insieme al Cardinale polacco Zenon Grocholewski).
Ma tornando a ieri, all’interno della Basilica Vaticana non è sfuggita all’occhio attento di una macchina fotografica la figuraccia del premier Monti, sorpreso al telefono durante la messa. Il professore parla al cellulare, sotto gli occhi stupiti della moglie Elsa che sembra non riconoscerlo più.