Qualche mese fa, QUI, vi avevo raccontato la bellissima storia di Santina, di suo figlio (un monsignore che lavora in Vaticano) e dei viaggi in giro per il mondo. Ieri sera, alle 22,15, Santina ha iniziato il suo ultimo viaggio, verso un posto che dicono sia bellissimo!
La donna, 87 anni, era ritornata, poche settimane fa, da un viaggio in Brasile, ovviamente insieme a Mons. Ginami. La settimana scorsa però Santina è stata colpita da un arresto cardiaco. Un ricovero in ospedale, cure e preghiere, fino a ieri sera, quando questa straordinaria donna ha chiuso gli occhi per intraprendere un lungo viaggio verso il Paradiso.
La storia di Santina, la sua forza di volontà e il suo entusiasmo nel girare il mondo (nonostante la carrozzina e la malattia) ci hanno insegnato tante cose: la prima è mai arrendersi! Come non si era arreso 8 anni fa Mons. Ginami quando in ospedale gli avevano comunicato che sua madre aveva solo pochi mesi di vita. Con viaggi, gite ed escursioni (da Nairobi a Gerusalemme per un totale di oltre 40 trasferte), la vita di questa nonnina si è trasformata in un segno di speranza durato quasi un decennio.
Suo figlio nell’intervista che mi aveva rilasciato quest’estate aveva detto: “Se Santina deve morire preferisco che mi muoia in una strada polverosa di Alessandria d’Egitto al Cairo, oppure in una jeep tra Mombasa e Watamu oppure tra le rovine della guerra in una strada delle Bosnia ed Erzegovina”. E così è stato! Dopo 8 bellissimi anni, Santina non è morta rinchiusa in un ospizio, ma dopo aver ammirato le bellezze del mondo e aver trascorso i suoi ultimi anni di vita felice, con il sorriso sulle labbra, quasi fosse rinata! Una grande prova su come affrontare le difficoltà, la fragilità unana e il dolore. Un grande insegnamento che di certo non svanirà così presto: il più bel viaggio di Santina, dopotutto, è appena iniziato.