Un vecchio amico d’infanzia di Paolo Gabriele, l’aiutante di camera del Papa arrestato per aver rubato i documenti segreti di Benedetto XVI, ha voluto scrivere una lettera a Stanze Vaticane. Dice la sua, parla del suo amico e assicura: “Non può essere il corvo. Sono certo che in queste ore è tranquillo e starà recitando il rosario”. Di seguito vi trascrivo la lettera integrale (l’autore per il ruolo che ricopre ha preferito rimanere anonimo).
Conosco Paolo Gabriele molto bene. Siamo amici fraterni, da piu’ di 30 anni. Paolo non puo’ essere il “corvo”, al massimo puo’ essere una colomba. Ho avuto la possibilita’, qualche anno fa, di fare una passeggiata con lui intorno alla Basilica di San Pietro. E ho visto l’amore della gente del Vaticano per lui….ciao Paole’, tutto bene lassu?…e lui per ognuno un sorriso, una stretta di mano. Nelle foto ufficiali che stanno facendo il giro del mondo in queste ore appare sempre serio, accanto al pontefice.. in realta’ Paolo, per chi lo conosce personalmente, e’ il suo sorriso. Sono certo che in queste ore e’ tranquillo, come sempre. Nella cella della Gendarmeria stara’ recitando il rosario, soprattutto per sua moglie e i suoi tre bellissimi bambini. Un amore per Maria, il suo, nato anche dopo una tragedia, la morte di sua mamma quando era bambino… Una volta si commosse quando gli ho detto:” pensa che contenta tua mamma dal cielo….hai sofferto per la mancanza del suo affetto. Ora, in qualche modo, tu sei diventato “la mamma” del Papa”. Sapete come e’ iniziata la storia di Paolo in Vaticano? Piu’ di vent’anni fa come addetto alle pulizie degli uffici. Un giorno un cardinale rimase colpito dalla perfezione del suo lavoro e chiese di conoscerlo. Da li’ il lavoro in segreteria, poi il concorso interno nel 1998 per entrare nella famiglia pontificia. Un posto, centinaia di partecipanti, hanno scelto lui. Sette anni con Woytjla in cui si e’ conquistato la fiducia di tutti… Non so se Paolo ha violato la legge. Non credo. Non ho elementi per dimostrare il contrario. Ma di una cosa sono certo. Qualsiasi sia la decisione finale, Paolo non smettera’ di amare la Chiesa e il Papa….e questo lo sa anche Benedetto XVI“.