“Habemus Papam” da collezione

Voglio segnalarvi un interessante testo sull’informazione religiosa, un manuale (consigliato per università e corsi di comunicazione) che ripercorre oltre sessant’anni di storia della Chiesa e del “giornalismo d’Oltretevere”. In un momento storico in cui si discute molto sulla qualità di questo tipo di giornalismo, sembra cascare a pennello l’ultima pubblicazione di Don Giuseppe Costa, salesiano, direttore della Libreria Editrice Vaticana, che insieme a Giuseppe Merola e Luca Caruso ha messo in piedi un’antologia che parla anche dei famosi “Habemus Papam”.

E’ un’accurata selezione di prime pagine dei quotidiani riguardanti le elezioni dei Papi (da Giovanni XXIII a Benedetto XVI) quella che si trova all’interno del volume “Giornalismo e Religione. Storia, medoto e testi” (Libreria Editrice Vaticana, 840 pagine + 56 a colori, 35 euro). Un’intero inserto fotografico che mostra come la stampa italiana ha raccontato il momento dell’elezione degli ultimi cinque pontefici: “Un vescovo che viene dall’Est”, “Se mi sbaglio mi corrigerete”, sono alcuni dei titoli scelti per l’elezione di Papa Wojtyla, oppure “Con voce ferma e gesto maestoso ha impartito la benedizione” scriveva il Corriere della Sera il 29 ottobre del 1958, all’indomani dell’elezione di Giovanni XXIII.
Quella di Costa, Merola e Caruso però è un testo unico per ampiezza degli argomenti trattati: basti pensare che il volume contiene una dettagliata ricostruzione storica sulla notizia religiosa dal 1950 ad oggi attraverso i principali avvenimenti della Chiesa. Si apre quindi l’antologia di interviste ed articoli, firmati da 63 giornalisti, vaticanisti ma non solo, che in un arco temporale di oltre sei decenni si sono misurati con i temi della fede, della spiritualità, del mondo vaticano. 152 articoli che forniscono una cronaca particolareggiata e avvincente di personaggi ed eventi di questo mondo per molti sconosciuto. Il libro è inoltre impreziosito da un saggio sul fotogiornalismo religioso redatto dal fotografo Giovanni Chiaramonte, e da due inserti fotografici. Il primo appunto con le prime pagine dei quotidiani e il secondo con una serie di fotonotizie sul tema religioso tratte dall’Ansa e dagli archivi di alcuni fotografi specializzati.

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