Arrivano le nomine di Francesco

Dopo l’annuncio della nomina del nuovo Segretario di Stato, Pietro Parolin, che prenderà servizio dal 15 ottobre, Papa Francesco continua lo spoil system nella Curia Romana e decide di affidare, come nel caso del suo nuovo primo collaboratore, incarichi chiave a diplomatici di razza, che lo aiuteranno per la tanto attesa riforma.

Questa mattina verrà annunciata infatti la nomina di Mons. Beniamino Stella come nuovo Prefetto della Congregazione per il Clero. Stella, già nunzio apostolico in Sudamerica e in Africa, dal 2007 è presidente dell’Accademia Ecclesiastica, la scuola che forma i futuri diplomatici della Santa Sede e andrà a sostituire il cardinale Mauro Piacenza, dal 2010 a capo del dicastero dei sacerdoti e oggi destinato alla Penitenzeria Maggiore, in sostituzione del cardinale portoghese Manuel Monteiro de Castro, 75 anni compiuti lo scorso 29 marzo.

Altra nomina importante è quella dell’attuale Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, l’arcivescovo croato Nikola Eterović che andrà a Berlino come nunzio apostolico. Al suo posto sarà nominato l’attuale segretario del Collegio Cardinalizio, Mons. Lorenzo Baldisseri, anche lui diplomatico (è stato nunzio in Brasile, Nepal, India, Paraguay, ecc.) e destinato alla porpora cardinalizia: fu lo stesso Bergoglio appena eletto Papa, infatti, a poggiare sul capo di Baldisseri, segretario del conclave, il proprio zucchetto rosso, rispolverando una vecchia tradizione.

Se per lui quindi la porpora è quasi certa, non lo è invece per Mons. Stella che, visto il nuovo corso, potrebbe mantenere il titolo di arcivescovo anche da prefetto: Papa Francesco in più di un’occasione ha ribadito ai più stretti collaboratori che i capi dicastero non devono per forza esser cardinali.

Altre nomine sono attese già nelle prossime settimane: si aspetta quella del successore di Mons. Vincenzo Pelvi, già Ordinario Militare per l’Italia (si fa il nome di Mons. Crociata), del successore del Card. Antonio Cañizares Llovera, prefetto della Congregazione per il Culto Divino (destinato a Madrid) e del successore del cardinale Angelo Amato, salesiano, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che ha già compiuto i 75 anni. Situazione diversa per la diocesi di Palermo: il cardinale Paolo Romeo potrebbe ottenere una proroga di 2 anni, come successo a Bologna con il card. Caffarra.