Nella diocesi di Milano cresce il bisogno di esorcisti: da 6, i sacerdoti autorizzati a svolgere questo ministero, da qualche giorno sono diventati 12 e verrà attivato anche un centralino telefonico (n. 02.8556457 dal lunedì al venerdì) per rispondere alle domande di chi ha bisogno di informazioni più precise.
Sia chiaro: dall’altro lato della cornetta non ci sarà un esorcista pronto a praticare un esorcismo per telefono, ma degli incaricati della Curia di Milano che indicheranno i nomi dei sacerdoti più vicini da raggiungere e che daranno informazioni più dettagliate in base alle domande di chi chiama. Insomma, l’obiettivo è ascoltare le richieste dei fedeli e cercare di aiutare chi si trova in difficoltà anche semplicemente con un consiglio. Su qualche forum ho letto delle critiche a questa iniziativa che a mio parere invece aiuterà tantissimo chi ha bisogno anche solo di un po’ di conforto. Perché, come racconta Padre Gabriele Amorth, l’esorcista più famoso e autorevole al mondo, molto spesso chi chiama pensando di essere indemoniato ha in realtà bisogno di un medico o di un vero amico che aiuti a superare un momento di depressione o di difficoltà interiore.
I fenomeni di reale possessione diabolica “sono molto rari” spiega Mons. Angelo Mascheroni, vescovo ausiliare di Milano e responsabile del Collegio esorcisti dal 1995, “quando mi capita chiedo se sono andati da specialisti, perché talvolta si tratta di fenomeni mentali, psichici e psichiatrici. Poi bisogna difendersi anche dai parenti, perché a volte sono più accaniti loro dei fratelli, figli, genitori, insistono nel dire: ‘C’è di mezzo il diavolo!’. Il ministero fondamentale degli esorcisti è quello dell’ascolto e della consolazione, perché arrivano persone disfatte che maledicono il prossimo. Vanno accolti tutti con grande serenità e non bisogna smarrirsi di fronte alle parole che sentono, perché il Signore è sempre più forte del demonio”.