Paolo Gabriele, l’ex maggiordomo del Papa, agli arresti in Vaticano per aver trafugato dei documenti dall’appartamento papale, potrebbe tornare a casa già nel fine settimana (o al massimo all’inizio della prossima). Secondo alcune autorevoli fonti vaticane sentite da Tgcom24 – Stanze Vaticane i legali dell’ex aiutante di camera del Pontefice hanno già presentato istanza per gli arresti domiciliari.
Nel frattempo il 46enne romano, padre di tre bambini resta in camera di sicurezza negli uffici della Gendarmeria Vaticana con l’accusa di furto aggravato. Durante la perquisizione in casa dell’uomo, gli uomini della sicurezza d’Oltretevere avrebbero sequestrato anche alcuni libri e un computer: il dubbio è che Gabriele avesse anche dei file riservati nascosti sul proprio pc. In queste ore la Gendarmeria sta analizzando uno per uno tutti i documenti che si trovano all’interno delle “4 casse” portate via da casa dell’ex maggiordomo di Benedetto XVI. Padre Lombardi ieri ha smentito che da casa di Gabriele siano state portate via “casse di documenti trafugati”. E infatti come precisano fonti vaticane, il materiale portato via da casa dell’uomo “è l’archivio personale di Paolo sui fatti d’attualità”. Era risaputa questa passione dell’ex aiutante di camera: “Paolo raccoglieva articoli di giornale, documenti e foto sui principali fatti di attualità. Lo faceva per cultura personale. Per ogni argomento preparava una cartelletta. E così si era costruito un vero e proprio archivio personale”. Ma all’interno dei fascicoli personali, la Gendarmeria ha trovato anche diverse lettere e appunti del Papa che Gabriele non poteva e non doveva avere. Per questo motivo i gendarmi hanno trasferito in caserma tutto l’archivio, che adesso viene passato al setaccio.