E’ il giorno che tanti aspettavano da tempo, il giorno dell’apertura della tomba del boss della Magliana, Enrico De Pedis, sepolto dentro la Basilica di Sant’Apollinare a Roma. Gli investigatori cercano tracce e collegamenti con la scomparsa di Emanuela Orlandi, svanita nel nulla nel 1983. Cosa ci sarà mai di così importante dentro la tomba del boss?
Nel 2005 durante la trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?” una telefonata anonima annunciava: “Per trovare la soluzione del caso andate a guardare chi è sepolto nella cripta della Basilica di Sant’Apollinare e il favore che Renatino fece al Card. Poletti all’epoca” (ASCOLTA L’AUDIO DELLA TELEFONATA). A chiamare, secondo la procura, era una persona vicina a De Pedis e al famoso Mario, il telefonista (e killer di De Pedis) che chiamò a casa di Emanuela Orlandi il 28 giugno del 1983. Da quel giorno del 2005 si sono scatenati complottisti, catastrofisti, dietrologi di ogni specie, con le svariate teorie, prima fra tutte: “Il Vaticano protegge il segreto e vuole seppellirlo per sempre”.
Ecco, oggi saranno tutti accontentati anche se dubito che all’interno del sarcofago possano esser ritrovati i resti di Emanuela o serie tracce che riconducano a lei. E’ giusto però procedere con l’ispezione per rispetto della famiglia Orlandi e soprattutto per dimostrare che non c’è niente da nascondere, che non c’è alcun segreto che vuol esser sepolto per sempre. Inoltre, per evitare ulteriori polemiche, entro qualche giorno il feretro verrà trasferito al Cimitero di Prima Porta o al Verano (era ora!).
Dentro la tomba di Enrico De Pedis purtroppo penso che la procura troverà soltanto “polvere” e magari qualche gioiello prezioso. Nessun segreto sepolto, nessun messaggio criptato. La famiglia Orlandi in cuor suo lo sa già, anche se la speranza non muore mai (ovviamente tutti ci auguriamo che lì dentro possa esserci la soluzione del caso). Nonostante ciò i dietrologi si scateneranno: “Ecco, il Vaticano, lo IOR e Mons. Marcinkus hanno avuto tutto il tempo per ripulire la tomba”. Statene certi.