Medjugorje, “la mangiatoia d’Amore” (ma attenti al business e ai “religiosi distratti”…)

La veggente di Medjugorie, Mirijana Dragicevic Soldo

Ho ricevuto una bella testimonianza da Medjugorje. A scriverla è “Rosellinadiluna“, consacrata laica di origini sarde che vive in Bosnia-Erzegovina e che appartiene al movimento degli “Apostoli di Maria”. Francesca, questo il suo nome, ci racconta la vita a Medjugorie, la grandissima fede di chi arriva lì ma anche i problemi di quella terra: troppo business e spesso anche religiosi “in vacanza”.

“Amo definire Medjugorje come la mangiatoia dove Maria ci accarezza come fece con Suo Figlio Gesù; condivido con voi questa visione che ho di questa terra meravigliosa, dove la Madre di Dio come fece con Gesù, nella mangiatoia, ci riempie delle sue tenerezze e del Suo Amore. Ogni giorno, camminando in questa terra scelta da Maria, mi commuove vedere persone di ogni parte del mondo, di ogni età, posizione sociale, accorrere qui; è un miracolo che solo il Cuore di Maria poteva donarci.
Dal 1981 la Madonna appare a Medjugorje:

la Santa Madre Chiesa deve ancora esprimersi in merito, non potrà farlo definitivamente finquando le apparizioni saranno in atto, ma attraverso un documento si può liberamente arrivare in questa terra e pregare, vivere spiritualmente questo luogo. Questa terra è una terra primariamente sacramentale, ma amo definirla una terra sacramentale mariana, quello che tutta la Chiesa dovrebbe essere, perché in un Cristiano, non può non esserci l’Amore alla Madre di Dio. Invito tutti a venire a Medjugorje, la Madonna vi aspetta, aspetta i vostri cuori per educarli in questa mangiatoia d’Amore. Chi fosse impossibilitato a venire (ma niente e’ impossibile a Dio) sappia che io vi porto tutti con me, nella Santa Messa ogni giorno, nella collina (podbrodo) , nel monte della croce (Kricevac) e in tutti i momenti di questa meravigliosa grazia a me concessa di vivere in questa terra. Per chi ancora non è stato qui, posso descrivere questa terra come semplice, davvero arricchente spiritualmente; un’aria buona, un’aria di pace che ristora il cuore. Qui si possono tranquillamente attraversare i campi, passare attraverso le campagne, le viti, per raggiungere sia la collina del Podbrodo che il monte della Croce. Medjugorje è un piccolo paesino, esistono ancora delle casette in pietra, dei piccoli cortili, tutto molto povero, ma che dona davvero pace al cuore. La scalata alla collina e al monte riempiono il cuore di tante emozioni, i miei occhi vedono davvero meraviglie, persone anziane che lentamente recitando il Santo rosario percorrono quell’atto penitenziale, famiglie intere che nel silenzio salgono tra le pietre per raggiungere la bianca Signora, la Gospa, scolpita da un’artista italiano e posta sulla collina. Arrivati lì, poi, regna un misterioso silenzio. Quando venite a Medjugorje vi consiglio di scandire le vostre giornate tra sacramenti e silenzio personale.

Purtroppo sono tante le contraddizioni di questa terra oggi, e per amore della verità non posso non parlare anche del business che è entrato prepotentemente in questo luogo di pace, e le anime tante volte vengono all’ultimo posto… questo noto con tristezza e per questo combatterò dandone testimonianza; questo danno è provocato soprattutto da guide non preparate, che hanno in se’ solo il desiderio di guadagno, c’e’ un business incredibile, le anime non hanno quasi il tempo di pregare e tanti nemmeno vivono i sacramenti. Ci sono tante comunità, ma anche in questo caso ho notato tristemente che c’e’ una divisione tra loro, e non sono assolutamente aperti alle anime. Questo non è bene perchè come ci insegna il Signore: “Può forse un regno essere diviso in se stesso?” Invito tutti voi a vivere Medjugorje in Spirito di preghiera, nei sacramenti; è prezioso il dono che potete ricevere qui, non perdetelo…

Invito anche i sacerdoti, per cui la Madre di Dio ci chiede di pregare, ad essere Educatori delle anime, prima di tutto nella verità della loro stessa vita, della loro sequela. Ho sentito dire a tanti religiosi, quando gli viene chiesto di confessare che loro sono “qui’ in vacanza” oppure che non hanno il tempo… Questo è un terribile segno, come non indossare l’abito se non nelle celebrazioni. Spero ardentemente che presto la Chiesa si pronunci e penso che sarà in modo positivo, affinché il Vaticano possa mettere ordine, favorire dei pellegrinaggi guidati solo da guide spirituali preparate, mettere fine a un business che non da’ modo alle anime di poter far frutto per il dono concesso della possibilità di sostare in questa terra, che a parte le apparizioni è Chiesa, nella presenza della Chiesa e dei sacramenti. Riflettete e siate testimonianza fratelli carissimi! Dio vi benedica!”.