Bertone resta in sella (e non vacilla)

Oggi è la festa di San Giovanni Bosco, fondatore dei salesiani, congregazione a cui appartiene il Segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Sarà un caso ma proprio in questi giorni si stanno consumando, anche per mano di anonimi monsignori e colleghi di vari giornali, ripetuti attacchi al cardinale, attacchi che non fanno altro che colpire anche il Papa.
Bertone vacilla, Bertone è accerchiato, Bertone non sarà riconfermato, Bertone deve dimettersi. Sugli ultimi due punti ho una certezza: Il Papa ha grande stima del Suo Segretario di Stato e non si lascerà influenzare dai giudizi che arrivano dall’esterno.

Per capire lo stretto legame che c’è tra Benedetto XVI e il Card. Bertone basta leggere qualche stralcio delle lettere scritte proprio dal Papa al Segretario di Stato.
Nella lettera di Ratzinger, pubblicata in bella evidenza sulla prima pagina dell’Osservatore Romano nel gennaio 2010 in occasione dei 75 anni di Bertone (il 2 dicembre), il Papa scrive al Cardinale:
E’ con viva riconoscenza che intendo ricordare il lungo cammino della nostra collaborazione (…) Ho sempre ammirato il suo ‘sensus fidei’, la sua preparazione dottrinale e canonistica e la sua humanitas, che ci ha molto aiutato a vivere nella Congregazione per la Dottrina della Fede in un clima di autentica familiarità, unita ad una decisa e determinata disciplina di lavoro. Tutte queste qualità sono state il motivo che mi ha portato alla decisione di nominarla mio Segretario di Stato e sono oggi la ragione per la quale, anche in futuro, non vorrei rinunciare a questa sua preziosa collaborazione“.
In poche parole il Papa dice a Bertone: “Sarai tu a decidere se e quando vorrai rinunciare a questo incarico!”.
E poi, nella lettera per i 50 anni di sacerdozio di Bertone (sempre nel 2010) il Papa scriveva: “Ti abbiamo voluto vicino collaboratore, scegliendoTi quale Segretario di Stato, con cui condividere decisioni e compiti. Senza dubbio Ti stai prodigando con grande impegno e perizia ad essere partecipe dei Nostri progetti pastorali riguardo alla Chiesa universale, e delle Nostre iniziative rivolte al mondo intero(…)”.
Anche qualche giorno fa, in occasione della riunione dei capi dicastero della Curia, il Papa ha apprezzato il grande sforzo di Bertone nel voler “riordinare” e “risolvere” i problemi interni al Vaticano.
Piccola nota a margine: tutti dicono Bertone vacilla e se ne deve andare dopo il caso delle lettere di Mons. Viganò. Ma perché tutti hanno di colpo dimenticato che Bertone è stato vittima di lettere anonime con velate minacce di morte quando c’era già nell’aria il trasferimento di Mons. Viganò a Washington?