E’ bastato un salto da atleta provetta di Susanna Maiolo, la 25enne italo-svizzera che ha causato la caduta del Papa la notte di Natale in San Pietro, per aprire il dibattito sulla sicurezza del Pontefice. Pochi gendarmi, poche guardie svizzere, troppi contatti con i fedeli, controlli troppo semplici all’ingresso della Basilica. Quello che fino a ieri era uno dei più importanti sistemi di sicurezza al mondo, oggi diventa all’improvviso criticabile. Una cosa è chiara: il Papa è caduto a terra, fortunatamente senza conseguenze (al contrario del Card. Etchegaray, 87 anni); è successo la notte di Natale e poteva succedere anche… Continua a leggere