Stanze Vaticane

“Benedetto XVI deve dire la sua, ma il Papa è uno: Francesco”

Il cardinale Gerhard Ludwing Müller, Prefetto Emerito della Congregazione della Dottrina della Fede, intervenuto nella trasmissione di Tgcom24 “Stanze Vaticane”, ha commentato il documento di 18 pagine scritto dal Papa Emerito Benedetto XVI a proposito della pedofilia nella Chiesa. Attacca Eugenio Scalfari e ribadisce: “Ratzinger non può stare zitto, vuole essere d’aiuto al Papa. E chi prova a mettere in contrapposizione Benedetto e Francesco non è cattolico”.

“Per me ha Benedetto XVI fatto un’ottima analisi sul tema della pedofilia”, spiega Müller. “È stata meglio di altre spiegazioni, è stata molto profonda perché proviene da una persona con una grande esperienza, che è nel governo della Chiesa da più di 50 anni. Dobbiamo imparare tutti da questo suo documento per superare questa crisi. L’abuso sui minori è un’umiliazione per la Chiesa che rappresenta il corpo di Cristo. I sacerdoti devono essere i suoi pastori e non si può accettare questo comportamento sbagliato perché i pastori attuano nel nome di Gesù Cristo che ha dato la sua vita per favorire le persone e non per danneggiarle”.

Benedetto XVI che il 16 aprile compirà 92 anni, ha proposto un documento attualissimo e che farà discutere ancora per molto tempo: “È lucido nel suo pensiero e nei suoi ragionamenti come si è visto in quel documento, molto elaborato e profondo”, dice il porporato, “È un ottimo servizio che ha fatto per la Chiesa. I rimproveri per cui Benedetto dovrebbe stare zitto non vanno bene, tutti parlano: Scalfari, ad esempio, è un ignorante della teologia, un ateo che dialoga con il Papa, Benedetto invece è un gigante della teologia e dovrebbe stare zitto?”.

E sull’ipotesi se Benedetto XVI sia stato aiutato da qualcuno nella stesura di questo documento, aggiunge: “Lui ha il suo stile, è stato aiutato da una segretaria ma intellettualmente non ha bisogno di aiuti perché ha grande esperienza, si ricorda di tutti i responsabili della caduta della teologia morale che è una delle cause per cui avvengono questi abusi”.

E sul fatto che qualcuno voglia contrapporre il Papa Emerito a Papa Francesco, il cardinale ribadisce: “Per un vero cattolico questo non è possibile. Sono due persone diverse, ognuno è diverso dall’altro e non sono in contrapposizione. Ognuno dei papi ha la sua missione che è quella di servire la Chiesa di San Pietro. Nego questo falso gioco di contrapporre le due persone, abbiamo solo un Papa che è Francesco. I due collaborano, si danno consigli ma Benedetto XVI non è il papa, è un buon consigliere. Ci sono tante chiacchiere senza un fondamento teologico, si interpreta tutto con le categorie politiche e non con quelle teologiche”.

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