Stanze Vaticane

La settimana delle riforme (ma senza fretta)

“Non aspettatevi sorprese o chissà che cosa dalle nostra riunione col Papa, per le riforme bisogna avere pazienza, questa società accelerata deve avere pazienza”. Parola del Card. Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras) e coordinatore del cosiddetto “G8” di Papa Francesco, il gruppo di otto cardinali che aiuta il Pontefice per la riforma della Curia Romana.


Il porporato 71enne ospite di “Stanze Vaticane” alla vigilia della terza riunione del gruppo con il Papa ha chiesto ai fedeli di non avere fretta: “I lavori della nostra commissione sono iniziati a ottobre. Si sta facendo un lavoro serio, di ricerca, perciò bisogna avere pazienza. E’ un lavoro che porterà i suoi frutti, ma questa società accelerata deve avere pazienza. Le cose del Signore prendono tempo”.

Nella riunione di oggi con il Papa, ha annunciato il Card. Maradiaga,  “Riceveremo in audizione le due commissioni referenti che si sono occupate di Ior e dei dicasteri economici della Santa Sede e ci presenteranno i loro risultati”. In realtà le due commissioni dovevano presentare i risultati nella seconda riunione di dicembre ma avevano chiesto al “G8” cardinalizio una proroga di qualche mese per ultimare i lavori.

Tema predominante di questa riunione di febbraio sarà comunque l’Istituto per le Opere di Religione. “Non vogliamo che sia una banca con tante filiali sparse per Roma come una banca qualsiasi”, ha detto il Card. Rodriguez Maradiaga, “l’Istituto dev’essere diverso dalle banche che conosciamo”. Un cambiamento che arriverà per volere del Papa dopo tutti gli scandali che in questi anni hanno visto come protagonista proprio lo IOR.

Alcuni di questi li ha raccontati la giornalista del Corriere della Sera, Maria Antonietta Calabrò, autrice di “Le mani della mafia” (editore Chiarelettere). L’autrice ha scoperto che alcuni dei conti di transito presso le banche italiane utilizzati dallo Ior nel 2010 erano gli stessi dei tempi del crack del Banco Ambrosiano. E hanno giocato un ruolo decisivo nel caso che ha portato all’arresto per riciclaggio di don Salvatore Palumbo a Roma e di monsignor Nunzio Scarano, come ha scritto il gip Dolores Zarone di Salerno il 15 gennaio 2014. Oltre che nel blocco dei 23 milioni di euro dello Ior, nel settembre 2010 (con i vertici della banca indagati per riciclaggio), e fino al clamoroso blocco dei bancomat interni al Vaticano del gennaio 2013.

P.s. Sulla polemica dei giornali per il “caso” Maradiaga/Müller per la comunione ai divorziati risposati (leggi QUI), il porporato ha risposto a “Stanze Vaticane” dicendo: “Nella Chiesa siamo tutti fratelli, possiamo non avere le stesse idee, ci confrontiamo ma camminiamo sempre insieme. Quella intervista è stata un po’ ingigantita e si può star tranquilli che io non ho nulla contro Mons. Müller e lui non ha nulla contro di me”.

 

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