Papa Francesco sugli spalti dello Stadio Olimpico per assistere al derby di primavera tra Roma e Lazio e magari tifare i biancocelesti, squadra con gli stessi colori dell’Argentina.
Potrebbe essere questo l’ennesimo colpo di scena di Papa Bergoglio, il pontefice «della porta accanto» che ha abituato tutti a fuori programma e gesti inconsueti. Da vero amante dello sport il Papa, in quanto Vescovo di Roma, avrebbe espresso ai suoi stretti collaboratori il desiderio di seguire dal vivo, dopodomani, la stracittadina. Una voce che corre da alcuni giorni nelle sacre stanze ma che i meglio informati hanno bollato già come ennesima bufala di primavera. Tanto che nemmeno gli uomini più vicini al Papa ne erano informati: «Non sapevamo nulla di questo presunto desiderio del Santo Padre – commentano – quella di andare allo stadio a seguire Roma-Lazio è comunque un’ipotesi davvero irreale».
Nonostante ciò però il Pontefice alla fine potrebbe spiazzare tutti e andare comunque all’Olimpico: di certo non lunedì, ma il prossimo 14 agosto dove la Federazione Italiana Gioco Calcio vorrebbe organizzare un’amichevole tra Italia e Argentina proprio in onore di Papa Francesco. Bergoglio, grande tifoso di calcio (la sua squadra del cuore è il San Lorenzo de Almagro) potrebbe farci un pensierino e assistere al match tra le due nazionali, o al massimo benedire il fischio d’inizio e seguire una parte dell’incontro.
Proprio come aveva fatto Giovanni Paolo II nell’ottobre del 2000 in occasione del Giubileo degli sportivi: Wojtyla aveva assistito dagli spalti a un mini match di 60 minuti (diviso in due tempi da 30) tra l’Italia di Giovanni Trapattoni e una All star straniera, allenata da Sven-Göran Eriksson e Fabio Capello.
Benedetto XVI invece, tifoso della nazionale tedesca, da Pontefice non ha mai seguito dal vivo una partita di calcio: nonostante abbia solcato con la jeep il terreno di gioco dello stadio Meazza di Milano (per l’incontro con i giovani cresimandi lombardi del 2012), gli unici match li ha seguiti in tv, in compagnia del suo Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, tifoso della Juventus e del segretario particolare, Monsignor Georg Gänswein..
«Un Papa così semplice come Bergoglio purtroppo è esposto a speculazioni – commenta a mezza bocca un anziano cardinale di Curia – su di lui si possono costruire storie fantastiche, come quella della giovane guardia svizzera alla quale, nel cuore della notte, avrebbe dato una sedia e una merendina o come questa del derby Roma-Lazio». Di certo c’è che, concluse le festività pasquali, il Papa sta iniziando ad affrontare tutti gli aspetti e le scelte più importanti del suo pontificato; ieri mattina ha ricevuto in udienza il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Mons. Gerhard Ludwig Müller. All’arcivescovo tedesco, Francesco ha chiesto di agire con decisione sui casi di abusi sessuali nella Chiesa, «promuovendo le misure di protezione dei minori, l’aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze e i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli».
Una linea di tolleranza zero sulla scia di Benedetto XVI, pontefice che più volte ha chiesto scusa e incontrato le vittime degli abusi.
(articolo scritto per Il Giornale)