Dagli archivi degli 007 di Sua Maestà arrivano nuovi documenti risalenti al periodo 1941-1943 che riguardano il Vaticano e le finanze d’Oltretevere: la Santa Sede, durante la seconda guerra mondiale, investì milioni di dollari nelle maggiori banche americane e inglesi per aiutare le Chiese e le popolazioni colpite dal conflitto.
La notizia è rilanciata dall’Osservatore Romano (oggi in edicola) e ricostruisce quelli che furono i movimenti finanziari della piccola città stato per combattere il nazismo e contribuire alla vittoria degli Alleati contro la follia di Adolf Hitler. I documenti sono stati scovati da Patricia M. McGoldrick, della Middlesex University di Londra, che ha pubblicato un articolo sull’ultimo numero della rivista trimestrale «The Historical Journal» dell’università di Cambridge.
Nei documenti conservati nei National Archives britannici viene fuori quella che fu la strategia di Bernardino Nogara, uomo chiave che guidò le finanze vaticane ne periodo del secondo conflitto mondiale. In quegli anni – si legge sul giornale diretto da Giovanni Maria Vian – la Sezione Straordinaria dell’Amministrazione dei Beni della Santa Sede (ASSS) e lo IOR, la Banca del Papa, spostarono rapidamente i titoli, le donazioni, i soldi delle diocesi e le riserve auree dalle zona minacciate dall’occupazione nazista verso gli Stati Uniti, facendo di quest’ultimi il centro finanziario dal quale sostenere la Chiesa. Inoltre vennero investiti altri 10 milioni di dollari nell’economia statunitense.
Nogara apri conti correnti presso JP Morgan, lo IOR si servì della National City Bank di New York e poi in Gran Bretagna vennero aperti conti in Morgan Grenfell e Barclays. Tutto questo per mettere al sicuro i soldi dai blocchi nazisti e poter aiutare le missioni, le nunziature, i seminari e le diocesi di tutto il mondo, con un occhio di riguardo verso l’Europa dove scuole cattoliche, monasteri e chiese erano confiscati o chiusi e numerosi preti arrestati e deportati nei campi di concentramento.
Dai documenti emergono anche movimenti di denaro vaticano utilizzato da Papa Pio XII per finanziare attività umanitarie delle truppe alleate, oppure dollari investiti in azienda americane come Rolls Royce o General Electric. E non è tutto: “Un fiume di denaro della Santa Sede – si legge sul giornale del Papa che cita la McGoldrick – venne utilizzato dall’industria bellica americana che sconfisse i nazisti e mise fine per sempre ai bestiali assassinii dell’Olocausto”.