Diversi siti stanno riprendendo l’indiscrezione del “Fatto Quotidiano” secondo cui Padre Georg lascerà presto l’incarico di segretario di Papa Ratzinger per diventare Prefetto della Casa Pontificia, la struttura che organizza la vita pubblica del Pontefice e che sovrintende il lavoro di tutte le persone che ruotano attorno al Papa all’interno del Palazzo Apostolico. Secondo il Fatto Mons. Gaenswain pagherebbe lo scandalo Vatileaks, il non aver controllato a sufficienza Paolo Gabriele, esponendo quindi Ratzinger in prima persona. Ma il Vatileaks non c’entra nulla, lo dice Papa Wojtyla…
Premessa: la notizia della possibile nomina di Padre Georg era già nell’aria da questa estate; si parlava di lui come possibile prefetto aggiunto della Casa Pontificia, accanto a Mons. Harvey, il prefetto. La novità è però che Harvey dovrà lasciare il posto perché “promosso” cardinale e destinato alla Basilica di San Paolo fuori le mura. Un’ottima conclusione di carriera per il monsignore americano che, secondo molti, negli ultimi tempi non gode nemmeno di ottima salute (e quindi andrà a ricoprire un ruolo molto meno impegnativo).
Con la porpora di Harvey gli scenari quindi cambiano, ma il succo no. Resterà vacante il posto di prefetto e Padre Georg potrebbe essere la persona ideale per ricoprire quel ruolo delicatissimo. Questo non significa però che la fiducia del Papa nei suoi confronti sia venuta meno. Anzi, Ratzinger cerca una persona di cui possa fidarsi ciecamente, proprio perché dovrà avere sotto controllo il lavoro di chi è in diretto contatto con il Pontefice all’interno del Palazzo Apostolico.
Facciamo però un passo indietro: era il 1998 e Giovanni Paolo II comunicava la decisione di nominare il suo segretario personale, Mons. Stanislao Dziwisz, prefetto aggiunto della Casa Pontificia. Contestualmente lo consacrava vescovo. L’attuale cardinale di Cracovia era inoltre stato nominato arcivescovo nel 2003 e nonostante i due importanti incarichi rimase al fianco di Wojtyla come segretario personale fino alla fine. Non mi risulta che nel 1998 o nel 2003 ci fosse in atto uno scandalo Vatileaks, ma la nomina alla Prefettura della Casa Pontificia per Don Stanislao arrivò comunque. Era un premio, un riconoscimento che il Papa dava al suo storico segretario.
In tanti oggi invece si scandalizzano se si parla di Padre Georg come futuro vescovo o futuro prefetto della Casa Pontificia. Certo, il ruolo per la sua importanza lo costringerebbe a lasciare il posto di segretario del Papa ma, ancora meglio di Giovanni Paolo II, si tratterebbe (se così fosse) di un riconoscimento maggiore al proprio assistente personale, che resterebbe comunque all’interno del Palazzo Apostolico, sempre in strettissimo contatto con il Papa.