Ho ricevuto una bella testimonianza da Medjugorje. A scriverla è “Rosellinadiluna“, consacrata laica di origini sarde che vive in Bosnia-Erzegovina e che appartiene al movimento degli “Apostoli di Maria”. Francesca, questo il suo nome, ci racconta la vita a Medjugorie, la grandissima fede di chi arriva lì ma anche i problemi di quella terra: troppo business e spesso anche religiosi “in vacanza”.
“Amo definire Medjugorje come la mangiatoia dove Maria ci accarezza come fece con Suo Figlio Gesù; condivido con voi questa visione che ho di questa terra meravigliosa, dove la Madre di Dio come fece con Gesù, nella mangiatoia, ci riempie delle sue tenerezze e del Suo Amore. Ogni giorno, camminando in questa terra scelta da Maria, mi commuove vedere persone di ogni parte del mondo, di ogni età, posizione sociale, accorrere qui; è un miracolo che solo il Cuore di Maria poteva donarci.
Dal 1981 la Madonna appare a Medjugorje:
Purtroppo sono tante le contraddizioni di questa terra oggi, e per amore della verità non posso non parlare anche del business che è entrato prepotentemente in questo luogo di pace, e le anime tante volte vengono all’ultimo posto… questo noto con tristezza e per questo combatterò dandone testimonianza; questo danno è provocato soprattutto da guide non preparate, che hanno in se’ solo il desiderio di guadagno, c’e’ un business incredibile, le anime non hanno quasi il tempo di pregare e tanti nemmeno vivono i sacramenti. Ci sono tante comunità, ma anche in questo caso ho notato tristemente che c’e’ una divisione tra loro, e non sono assolutamente aperti alle anime. Questo non è bene perchè come ci insegna il Signore: “Può forse un regno essere diviso in se stesso?” Invito tutti voi a vivere Medjugorje in Spirito di preghiera, nei sacramenti; è prezioso il dono che potete ricevere qui, non perdetelo…
Invito anche i sacerdoti, per cui la Madre di Dio ci chiede di pregare, ad essere Educatori delle anime, prima di tutto nella verità della loro stessa vita, della loro sequela. Ho sentito dire a tanti religiosi, quando gli viene chiesto di confessare che loro sono “qui’ in vacanza” oppure che non hanno il tempo… Questo è un terribile segno, come non indossare l’abito se non nelle celebrazioni. Spero ardentemente che presto la Chiesa si pronunci e penso che sarà in modo positivo, affinché il Vaticano possa mettere ordine, favorire dei pellegrinaggi guidati solo da guide spirituali preparate, mettere fine a un business che non da’ modo alle anime di poter far frutto per il dono concesso della possibilità di sostare in questa terra, che a parte le apparizioni è Chiesa, nella presenza della Chiesa e dei sacramenti. Riflettete e siate testimonianza fratelli carissimi! Dio vi benedica!”.