7 milioni, la ricetta anti-odio del Papa

Papa Francesco e il Card. Tagle, arcivescovo di Manila.

Papa Francesco e il Card. Tagle, arcivescovo di Manila.

Una marea umana. Questa volta davvero, questa volta non è un modo di dire giornalistico per dare l’idea al lettore di una presenza massiccia di persone. No, questa volta i partecipanti erano sette milioni, sette, e hanno affollato le strade di Manila, nelle Filippine, orgogliosi della propria fede cattolica, per assistere non a un concerto, ma più semplicemente alla messa conclusiva del viaggio apostolico di Papa Francesco. Sì, sempre lui.
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Francesco non è Charlie

Il Papa in volo verso Manila (accanto a lui, Alberto Gasbarri e P. Federico Lombardi)

Il Papa in volo verso Manila (accanto a lui, Alberto Gasbarri e P. Federico Lombardi)

“In nome di Dio non si uccide, ma non si può provocare, non si può insultare la fede degli altri”. Papa Francesco non è Charlie; mentre il mondo si schiera al fianco del settimanale satirico francese, attaccato lo scorso 7 gennaio dai terroristi islamici, il Papa condanna la violenza fondamentalista ma va in controtendenza e chiarisce “che non ci si prende gioco della religione degli altri”.
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“Sinodo dia più spazio al problema separati”
Intervista al cardinale Luis Antonio Tagle

Il Card. Luis Antonio Tagle

Nello scorso concistoro, l’ultimo di Papa Benedetto XVI, aveva commosso il mondo, scoppiando in lacrime subito dopo aver ricevuto la berretta cardinalizia dalle mani di Joseph Ratzinger. Oggi il Card. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e neo presidente del Sinodo dei Vescovi per la Famiglia (insieme al Card. Vingt-Trois e al Card. Damasceno Assis), considerato il “Wojtyla delle Filippine” (e forse anche per questo uno dei papabili dello scorso conclave), ci racconta la sua vita e come sta vivendo questo suo primo concistoro da cardinale, parlando anche delle sfide che la Chiesa si prepara ad affrontare nei prossimi mesi.
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E il cardinale “papabile” scoppiò in lacrime

Il Card. Tagle in lacrime

Con la creazione di sei nuovi cardinali non europei, il Papa cerca di archiviare definitivamente il Vatileaks e aprire una nuova stagione per la Chiesa (è la prima volta dal 1924 che non ci sono porporati provenienti dal vecchio continente). L’immagine simbolo che rimarrà di questo concistoro è sicuramente quella del neo cardinale filippino Luis Antonio Tagle che, inginocchiato davanti a Benedetto XVI per ricevere la porpora, scoppia in lacrime.
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