Viganò torna a colpire da un rifugio segreto

Monsignor Carlo Maria Viganò

Il piano era stato studiato nei minimi dettagli: il dossier che accusa il Vaticano e il Papa di aver coperto per anni le molestie dell’ormai ex cardinale McCarrick, “dev’essere pubblicato il 26 agosto, la domenica conclusiva del viaggio di Francesco in Irlanda”. Non un giorno prima, non un giorno dopo.
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Viganò non parlò al Papa di abusi su minori

Al centro monsignor Carlo Maria Viganò

Fiducia. E’ la parola chiave scelta da Bergoglio sul volo di ritorno dall’Irlanda, rispondendo a una domanda sul dossier pubblicato da monsignor Carlo Maria Viganò, l’arcivescovo che accusa clamorosamente il Papa d’insabbiamento, chiedendone le dimissioni. Francesco non si è tirato indietro, e pur scegliendo la via del silenzio sulla faccenda, ha chiesto soltanto “un atto di fiducia” ai giornalisti che gli hanno posto una domanda in merito alla “testimonianza” scritta dall’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti.

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Ecco cosa c’è dietro la lettera di Viganò

La questione è molto semplice: con una “testimonianza” lunga dieci pagine, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti che con una sua lettera riservata al Papa, nel 2011, aveva “ispirato” il primo Vatileaks,  si riprende la scena e oggi accusa mezza Curia (della nuova e della vecchia guardia) di aver coperto le schifezze del cardinale americano Theodore McCarrick. Non solo: Viganò spara davvero in alto e, oltre ad accusare i principali collaboratori presenti e passati  degli ultimi tre papi, rivela: “Avevo informato Papa Francesco nel 2013 del dossier su McCarrick, ma lui cambiò discorso: adesso sia il primo a dare il buon esempio a cardinali e vescovi che hanno coperto gli abusi di McCarrick e si dimetta insieme a tutti loro”.
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“Ratzinger voleva dimettersi nel 2012”

Il Card. Tarcisio Bertone saluta Benedetto XVi

Benedetto XVI aveva deciso di rinunciare al Pontificato già nell’aprile del 2012, qualche settimana dopo la Pasqua ed era intenzionato ad annunciare al mondo la sua rivoluzionaria scelta prima del Natale dello stesso anno. La sconvolgente rivelazione arriva a cinque anni dalle dimissioni di Joseph Ratzinger e in un momento in cui si torna a parlare spesso del Papa Emerito e delle sue condizioni di salute, che, da quanto risulta a Il Giornale, non destano alcuna preoccupazione.

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Ratzinger critica Bergoglio? Parola a Padre Georg

Il Papa emerito e il suo segretario Mons. Georg Gänswein

“Stanno cercando di strumentalizzare il Papa Emerito in chiave anti-Francesco”. Monsignor Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI non ha alcun dubbio: qualcuno sta cercando di mettere ancora una volta in contrapposizione la figura Joseph Ratzinger a quella di Jorge Bergoglio.
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