La cena dei corvi per il dopo-Bergoglio

Il Papa incontra i gesuiti in Slovacchia

Una cena in Vaticano con cardinali e vescovi la sera di domenica 4 luglio, mentre Papa Francesco era sotto i ferri al Policlinico Agostino Gemelli di Roma per l’intervento al colon dovuto ai diverticoli.

Una serata conviviale tra amici e compagni di cordata, non per recitare il rosario e pregare per il buon esito dell’operazione papale, ma per iniziare a metter la testa sull’identikit del nuovo Papa, facendo la conta dei voti, convinti che a Bergoglio rimanesse ormai poco tempo da vivere. La stagione dei veleni che sembrava archiviata da tempo, torna alla ribalta all’ombra di San Pietro dopo il ricovero del Pontefice, con corvi e lingue biforcute che hanno iniziato a scaldare la stufa per il prossimo conclave. La conferma di quanto accaduto in quella calda sera d’estate l’ha data lo stesso Pontefice che, incontrando nei giorni scorsi alla nunziatura apostolica di Bratislava i confratelli gesuiti per un colloquio senza filtri (pubblicato da Civiltà Cattolica, la rivista della Compagnia di Gesù), ha mandato un messaggio chiarissimo ai detrattori che vivono in Curia: “Sono ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave.  Pazienza! Grazie a Dio, sto bene”. Ma c’è di più: secondo fonti molto autorevoli, sulla scrivania di Papa Francesco, oltre alla notizia della cena, è arrivata anche un’informazione molto preziosa: il nome e il cognome dell’organizzatore dell’incontro, il corvo, alto prelato, che ha messo in moto la macchina curiale per ritornare nella Cappella Sistina e archiviare il pontificato di Francesco.

Le condizioni di salute del Papa, nelle settimane successive al ricovero, sono però notevolmente migliorate, mandando in fumo le aspettative del gruppo, che ha dovuto subito mettere in atto il piano B, diffondendo tra i giornalisti una fake news studiata ad arte: Francesco è in procinto di dimettersi, lascerà il pontificato forse già il prossimo dicembre, al compimento degli 85 anni. Anche in questo caso, la notizia è subito stata fatta trapelare da qualche fedelissimo a Casa Santa Marta con Papa Francesco che ha approfittato, qualche settimana fa, di un’intervista alla radio della Conferenza Episcopale Spagnola, COPE, per smentire la cattiveria: “Dimettermi? Una parola può essere interpretata in un modo o nell’altro, no? Sono cose che succedono. Non so da dove sia uscita la notizia che stavo per presentare le dimissioni! Non mi è nemmeno passato per la testa. Di fronte a interpretazioni che nascono un po’ distorte di qualche mia parola, taccio, perché chiarire è peggio”.

Non è un mistero, peraltro, che in Vaticano come altrove, i critici di Papa Francesco sono aumentati col passare degli anni: stufi delle novità e spesso depotenziati per non far danni, non hanno risparmiato al Pontefice colpi “diabolici” per le sue ultime decisioni sulla messa in latino e non solo. Rivolgendosi sempre ai gesuiti slovacchi, Bergoglio ha, infatti, chiarito: “io posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Ci sono anche chierici che fanno commenti cattivi sul mio conto”, ha aggiunto il Papa argentino, “A me, a volte, viene a mancare la pazienza, specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo. Lì non posso far nulla. Io comunque vado avanti senza entrare nel loro mondo di idee e fantasie. Non voglio entrarci e per questo preferisco predicare. Alcuni mi accusavano”, ha concluso, “di non parlare della santità. Dicono che parlo sempre del sociale e che sono un comunista. Eppure ho scritto una Esortazione Apostolica intera sulla santità, la Gaudete et exsultate”.

Articolo pubblicato nell’edizione odierna del quotidiano “Il Giornale”

24 risposte a “La cena dei corvi per il dopo-Bergoglio

  1. Papa Francesco non ha bisogno di parlare della santità: la mette in pratica. E l’esempio vale più di mille.
    Forza, Papa Francesco: ti vogliamo bene.

  2. Papa Francesco, sei nel cuore di molti.
    Non lasciare che prevalga, la volgarità, nel tempo moderno. A volte, la provocazione, e una prova?
    Lasciatelo stare Ricordatevi, che lo abbiamo acclamato noi, tutti. E che quel giorno, era un altra festa di vaticano. Io lo voglio ricordare.. ricordiamolo, anche per memoria di Wojtyla.
    Che, ricordiamolo, vive in papà Francesco.
    Una romagnola.
    La Raffaella.

  3. Purtroppo le sue parole non spengono il conflitto,anzi, sembrano volerlo animare, come la divisione. Parole inusuali per chi sta lì. Mi chiedo continuamente chi sia e cosa persegua veramente! Ma ricevo continue conferme su ciò che temevo e non volevo accettare.

  4. Cardinali,Principi della Chiesa,ma non vi vergognate di essere tanto subdoli,inaffidabili e pericolosi?
    La Chiesa si sta sgretolando per il vostro comportamento egoista e prevaricatore ormai da anni.Dovreste cospargervi il capo di cenere e TACERE, finalmente mettendo in pratica la parola del Vangelo,su cui invece avete fondato la vostra carriera,i vostri palazzi e i vostri cospicui conti bancari,senza parlare del fatto che non pagate le tasse.VERGOGNATEVI!!!!!
    GIOVANNA- BARI.GIOVANNA

  5. Ma Bergoglio si rende conto dell’immagine che dà del Vaticano con le sue parole? Accusare in questo modo gli altri cardinali, tra cui forse c’è anche il nuovo papa, è devastante. Sembra di essere tornati alle corti medievali e ai Re che dovevano guardarsi dai cortigiani di corte. E’ Bergoglio il primo a seminare veleni. Questa non è certo la Chiesa che i cattolici desiderano.

  6. Il papà e un grande papa uomo di fede e GESUITA QUINDI DEVE FARE IL SUO MANDATO APOSTOLICO CHE PIACCIA O MENO AI CORVI IN VATICANO ! AUGURI DI BUONA GUARIGIONE E PREGO X LEI !!

  7. Santità, ma l’invidia, gelosia e gli attritti esistono anche nel vaticano ?… o forse è li dove sono nati e risiedono?
    è proprio vero allora, fate quello che vi dico ma non fate quello che faccio io …
    chi senza peccato alzi la mano, ma quando i peccatori sono quelli che ci fanno da tramite con DIO allora si che mi casca il mondo addosoo .
    Dio vi benedica e benedica pure me e la mia igenuità nel credere ancora alle favole .

  8. Caro Papà, sono un cristiano peccatore come tutti noi, non ho il diritto di giudicarti come invece fanno molti, anzi ti ammiro
    Purtroppo tutto il clero è formato da uomini e sono indotti al peccato. Non ascoltare le malelingue ma continua per la tua strada perché stai facendo un buon lavoro. Tanto pagheranno pagheranno

  9. Con tutto il rispetto Santo Padre, un po’ tutti hanno avuto questo “trattamento” vergognoso. Con Giovanni Paolo ci hanno provato, con Ratzinger hanno seguito una diversa strada, con Luciani ci sono riusciti. Però lei non ne parla…

  10. La verità è che c’ è una voglia di scristianizzare il mondo,quindi guardiamo cosa succede in Europa la peggiore di tutte,ma questo non succederà il diavolo avrà la sua parte ma non prevarrà,si mettano pure il cuore in pace i denigratori della fede Cristiana.

  11. Non credo proprio che sia Bergoglio a buttare merda sulla chiesa…ci pensano tutti questi esseri disgustosi che da quando l’hanno eletto a Papa cercano il modo di liberarsene. Che schifo

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