“Pronti ad accogliere Charlie Gard”


“Io sono certo che le strutture cattoliche, come il Gemelli o il Bambin Gesù, o altre strutture simili, sarebbero ben disposte ad accogliere questo fanciullo per potergli dare vita”. Lo ha detto alla trasmissione “Stanze Vaticane” di Tgcom24, don Carmine Arice, Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute della CEI e membro della Pontificia Commissione per le Strutture Sanitarie, parlando del caso del piccolo Charlie Gard, il bambino britannico di 10 mesi colpito da una malattia incurabile per il quale i medici hanno deciso di staccare le macchine che lo tengono in vita, nonostante la contrarietà dei genitori Chris e Connie.

“Mi chiedo”, ha detto don Arice, “perché ci debbano essere dei luoghi nei quali, la vita quando è così fragile, non possa essere altrettanto curata e custodita? Mi chiedo: cosa c’è dietro a questo? Credo che ci sia quello che Papa Francesco denuncia come crisi antropologica. Certamente”, ha concluso il Direttore dell’Ufficio Salute della CEI, “da parte della comunità cristiana non c’è solo una dichiarazione di solidarietà, c’è anche un intento concreto, per quanto permesso fare, di poter restare vicini a questa famiglia. E qualora chiedessero un aiuto più concreto, offrirlo. A me fa strano che i genitori, in quanto tutori, non possano decidere per le sorti di questo bambino. Non si può non ascoltare la volontà di questi genitori, per far sì che il piccolo Charlie possa vivere fino all’ultimo respiro, accolto con la vicinanza dei genitori e con le cure necessarie. E’ crudele e disumano ciò che sta succedendo”.

14 risposte a ““Pronti ad accogliere Charlie Gard”

  1. “Ponimi come un sigillo sul tuo braccio, come un sigillo sul tuo cuore, perché l’Amore è più forte della morte” (Cantico dei cantici)
    Il sigillo è Dio stesso che, in Charles, vuole continuare a donargli il Suo alito di vita.

  2. Quando arriviamo a stabilire il diritto di vita o di morte di persone fragili ed indifesi,allora siamo alla fine del mondo.
    La Riproduzione “Tarpeia” ,a confronto,si trasforma in altalena.

    .

  3. aaccogliere nel vero Amore dello spirito di Carita’ che non accettare di rinnegare la V ITA COSI’ COME SA E PUO’ ESPRIMERSI E’ DOVEREdella coscienza che ci eleva ,sia pur con umilta”al significato del nostro esistere.Nessuno è giudice della vita altrui.Ognunoè responsabile del suo libero arbitrio cosi come devono esserlo i genitori del piccolo Carlie’.CHE la Madre che visto soffrire Suo Figlio VEGLI conlo stesso Amore su questa nuova fa miglia Santa nella dedizione al proprio figlio.Che l’ umana misericordia si unisca a quella che tutto puo’.

  4. È commovente l’offerta di accoglierr questo bambino rfare la possibilità ai genitori di starli vicino accompagnandolo.

  5. Buongiorno anche io e la mia famiglia siamo pienamente d’accordo che il piccolo charli sia accolto in strutture italiane e curato come si deve e con tanto amore la vita è la più bella cosa che ci sia stata data e solo il signore ci può chiamare a se auguro ai suoi genitori di stargli vicino e dargli tutto l’amore che fino ad ora hanno fatto ringrazio papà Francesco è tutto il clero per l’aiuto offertogli grazie di cuore a tutti ❤️❤️❤️

  6. In poche essenziali parole aiutiamo questo bimbo a sopravvivere e lasciamolo alle cure di sanitari forse piu’ esperti e in grado di condivi dere le attese possibili di miglioramento.

  7. la vita e un dono e come dono va preservato se i genitori anno deciso di starle vicino e di non abbandonarlo si continua su questa strada i veri tutori sono i genitori davanti DIO gli uomini sono solo servitori

  8. finalmente un uomo di fede che difende la vita e propone un reale gesto di aiuto in un luogo dove il desiderio dei genitori è difeso. speriamo che portino a Roma il piccolo

  9. Scusatemi, ma nessuno si sta chiedendo se questo bambino soffre e se l’accanimento terapeutico sia solo una grossissima forma di egoismo? La vita umana va rispettata prima e sopra ogni cosa,, io ne sono profondamente convinta. Ma questo non è un caso normale.. qui c’è un bimbo di 10 mesi che probabilmente soffre da morire…

  10. L’amore è il piu’ puro degli egoismi, e direi, il piu’ nobile ed elevato, se recita di non fare al prossimo quello che non vorresti fosse fatto a te stesso.Tutta la sostanzaè è nella rivelazione dell’uomo all’uomo che detta per,, se’ e per gli altri fratelli legati ad un patto le leggi del vivere umano che, essere del creato,ha,fra tutti,perchè lo puo’ esprimere,il dovere dell’impegno umano e civile , di agire ascoltando la sua coscienza che è ragione relativamente valida se non sollevata da cio’ che diciamo ragioni del cuore.

  11. Come madre comprendo il dolore di questi genitori. Quando viene a cadere l’ultima speranza umana, possiamo aggrapparci a quella divina. Infatti, Dio ci promette che sotto il Suo Regno “… tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate”. (Apocalisse 21:4 CEI)

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