“Trump non sarà un presidente ispirato dall’odio”. Intervista al cardinale Raymond Leo Burke

Il Cardinale Raymond Leo Burke

Il Cardinale Raymond Leo Burke

Il Cardinale Raymond Leo Burke è il Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta. Statunitense, vive da molti anni in Vaticano. Nel settembre 2015, Papa Francesco lo ha nominato membro della Congregazione delle Cause dei Santi. Ecco cosa pensa dell’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti d’America.

Cardinale come legge il risultato delle elezioni americane con la vittoria di Donald Trump?
“Ecco, credo che sia un risultato espressione di una lunga crisi che sta attraversando il Paese ormai da diversi anni, con una campagna elettorale che ha scaldato gli animi e che ha dimostrato la volontà di grande cambiamento cercata dal popolo americano. Certamente la crisi ha influito molto nel risultato, adesso la speranza è che l’America, con questo nuovo presidente possa ritrovare una buona strada da percorrere”.


Secondo lei nel risultato elettorale ha influito soltanto la crisi o anche la paura degli americani per il terrorismo di matrice islamica?
“Sicuramente è un momento di grande paura non solo per l’America ma anche per tutto il mondo. Sentiamo sempre le notizie che arrivano e sono drammatiche. Sono convinto che in questo risultato ci sia anche una componente di paura di chi spera che le cose adesso si possano sistemare”.


Crede che Donald Trump terrà conto di quelli che sono i valori tanto cari alla Chiesa cattolica?
“Da quello che ho sentito in campagna elettorale mi pare che il nuovo presidente capisca bene quali sono i beni fondamentali per noi importanti. In primo luogo sono convinto che, da come ha detto, avrà a cuore la difesa della vita umana sin dal suo concepimento e che potrà mettere in campo tutte le azioni possibili per contrastare l’aborto. E poi credo anche che abbia ben chiaro l’insostituibile bene della libertà religiosa. Infine sicuramente porrà attenzione alla sanità americana, tema che per ora non va molto bene negli Stati Uniti!”


Se da un lato Trump si occuperà anche dei temi cari alla Chiesa, dall’altro dice però che vuol costruire un muro contro gli immigrati al confine con il Messico (“Sarà un muro impenetrabile, alto, imponente e bello. E lo pagherà il Messico”)
, Una cosa, quella dei muri, che Papa Francesco ha sempre criticato, dicendo: “Bisogna costruire ponti di pace e non muri di odio”…
“Non penso che il nuovo Presidente sarà ispirato da odio nel trattamento della questione dell’immigrazione, una questione di prudenza che richiede la conoscenza di chi sono gli immigrati, delle ragioni che li spingono ad emigrare e della capacità delle comunità locali ad accoglierli. La carità deve essere sempre intelligente e, perciò, informata da una profonda conoscenza della situazione sia di chi vuol immigrare sia di chi deve ricevere queste persone”.


Oltre a questo, la grande paura è che sul tema della politica estera Trump possa compiere qualche azione spregiudicata avendo a disposizione uno sconfinato arsenale nucleare…
“Non ho paura di questo! Credo che Donald Trump seguirà la lunga tradizione dei presidenti americani di cooperazione e comunicazione con le potenze internazionali e dubito fortemente che possa compiere qualche azione unilaterale che metta in pericolo il mondo. Son convinto che si confronterà con gli altri Paesi sui più svariati temi di politica estera”.

Quanto alla Russia, Trump ha detto che Putin potrà essere un buon partner nella lotta al terrorismo islamico…
È vero, lo ha detto, speriamo ci siano sempre buone relazioni tra i nostri due Paesi!


Qual è quindi il suo auspicio per il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America?
“Mi auguro che Trump possa seguire i  principi e i dettami della nostra Dichiarazione di Indipendenza e della Costituzione, che sia certamente un buon presidente, che possa occuparsi delle divisioni nel Paese (ha infatti detto alla Clinton che è il momento di non dividersi) e che ci sia quindi la comprensione incondizionata e perciò l’unione tra tutti i cittadini americani”.

Fabio Marchese Ragona

(Intervista per “Il Giornale” del 10.11.2016)

8 risposte a ““Trump non sarà un presidente ispirato dall’odio”. Intervista al cardinale Raymond Leo Burke

  1. Concordo con quanto ha detto il cardinale burke. Oggigiorno si tende a “parlare forte “, a indossare la camicia sporca a mostrare pubblicamente i nostri peccati X riconoscere poi che dentro di noi è nascosta quella parte più’ vera e buona che si realizza solo nel nostro agire, che vive ed è presente nella volontà universale di tutti gli uomini

    • Concordo con quanto ha detto il cardinale burke. Oggigiorno si tende a “parlare forte “, a indossare la camicia sporca a mostrare pubblicamente i nostri peccati X riconoscere poi che dentro di noi è nascosta quella parte più’ vera e buona che si realizza solo nel nostro agire, che vive ed è presente nella volontà universale di tutti gli uomini

  2. i cardinali e vescovi usa hanno sacrificato il bene dei poveri per far si che trump, una volta eletto, elegga quei giudici antiabortisti e omofobi. in poche parole hanno sacrificato milioni di famiglie che non possono permettersi l’assicurazione sanitaria per togliere alle donne la possibilità di scegliere se abortire o no. una contraddizione americana poichè il clero condanna per loro l’omicidio di una cellula ma non condannano e non hanno supportato il candidato che ha lottato per un controllo sulle armi, che ora sono facili da reperire e che ogni giorno mietono vittime. una vergogna, specie per i fedeli e i preti che seguono le loro direttive senza pensare con la propria testa.

  3. Finalmente un espressione di buon senso in un clima avvelenato dalle lobby liberal che credono di essere i soli depositari dellla verita’

  4. Il Cardinale Raymond Leo Burke ha forse dimenticato qualcosa: sarà bene quindi ricordare alcune informazioni prese da fonti autorevoli.
    A proposito di Trump riporto alcuni brani presi dal “Corriere della sera” del 18\2\2016, dove parlando di se, disse:
    “…Sono un buon cristiano, orgoglioso di esserlo…”
    Ma vediamo se le sue opere rispecchiano gli insegnamenti di Cristo “Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi” (Matteo 7:17 B.J.)

    Da Wikipedia, leggendo la biografia di Trump ecco cosa viene fuori:
    “Durante la sua carriera imprenditoriale ha fatto costruire torri di uffici e grattacieli (tra cui la Trump Tower), numerosi hotel e casinò, oltre a diversi campi da golf e altro ancora in tutto il mondo… status sociale accresciuto anche da camei in film e serie televisive, apparizioni in diversi concorsi di bellezza come Miss Universo, Miss Teen USA e Miss USA (di cui è stato proprietario dal 1996 al 2015)… Dopo aver concorso senza successo alle primarie del Partito Riformista per le elezioni presidenziali del 2000, aderì dapprima al Partito Democratico e poi al Partito Repubblicano… in particolare, le sue dichiarazioni in favore del libero utilizzo delle armi da fuoco hanno suscitato aspre polemiche, così come la sua proposta di istituire una moratoria sull’immigrazione delle persone di religione islamica…”
    Concludo ricordando al cardinale questo severo monito dell’apostolo Giovanni: “Non amate né il mondo, né le cose del mondo!… perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo…” (1 Giovanni 2:15,16 B.J.)

    A ogni lettore trarre le proprie conclusioni.

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