4 risposte a ““Non bastonate nel confessionale”

  1. …Bisognerebbe ricordare anche ai “vecchi sacerdoti” la misericordia e che il loro ruolo dovrebbe essere quello di avvicinare i fedeli e non allontanarli…. premetto che sono cattolica ma mea culpa non troppo praticante e le scuse su mia ammissione non reggono…sono madre di due bimbi e non più tardi di una settimana fa sono entrata in chiesa durante la funzione del pomeriggio su richiesta del mio piccolo di 4 anni che voleva accendere un cero alla Madonna. Entrando un coro di bimbi stava cantando e forse questo ha amplificato il senso di pace e gioia che si respira in chiesa.
    Quale occasione migliore, mi dico, per confessionarmi e sentire l’animo più leggero.
    Accostandomi al confessionale il sacerdote mi da il benvenuto e chiedo l’assoluzione dei miei peccati ammettendo la mia assenza da molto tempo sia dalle funzioni religiose che dalla pratica cattolica in genere, fatto sta che durante questo breve “colloquio” confesso di essere madre ma non unita in matrimonio al mio compagno, ossia come ha specificato il sacerdote sono “associata” ad un uomo con il quale “consumo” e quindi per questo vivo nel peccato e che non potendo contravvenire ai suoi principi e dottrina cattolica mi prega di lasciare il confessionale in quanto Lui non può darmi l’assoluzione.
    So che questo è vero e che un Cattolico con la “c” maiuscola dovrebbe seguire alla lettera gli insegnamenti di Dio, accostarsi con consapevolezza ai sacramenti e nel mio caso avrei dovuto anche ipotizzare ciò che è successo, confesso però che mi sono sentita alquanto amareggiata e le considerazioni che ho fatto sono state molte ma la centrale è stata “non ho bisogno di accostarmi a Dio attraverso la figura di un sacerdote che essendo un uomo commette peccati come qualsiasi altro uomo e in qualche caso si “macchia” di peccati che data la sua figura possono essere considerati molto più deprorevoli dell’aver donato la vita se pur fuori dal sacramento del matrimonio”.
    Si parla di perdonare chi ha commesso delitti, addirittura di chi ha tolto la vita.
    Sicuramente le obiezioni che si possono sollevare soprattutto dai cattolici più ferventi possono essere molteplici… meno male che persone come Papa Francesco sono proiettati verso un avvicinamento alle persone, perché come qualcuno ha detto ” scagli la prima pietra chi è senza peccato”

  2. E’ vero che Gesù ha detto “chi è senza peccato scagli la prima pietra” a coloro i quali volevano lapidare la donna, ma ha anche detto alla donna: “Va’ e d’ora in poi non peccare più”. Ho l’impressione che spesso so ascolti del Santo Padre e dei suoi insegnamenti solo ciò che fa più comodo.

  3. Perchè c’è qualcuno che trova l’ameno passatempo di andare a farsi “bastonare” nel confessionale di una chiesa? Non sono bastati cinque secoli di santa inquisizione?

  4. Perchè la Chiesa non ci dà una chiara definizione della parola “misericordia”? Una definizione pratica insomma.
    “Va’ e d’ora in poi non peccare più”: direi che è chiaro. Ma allora perchè non raccontare tutta la storia come ha fatto sandro.
    Ha sempre fatto comodo alla Chiesa usare paroloni criptici e interpretabili all’occorrenza. Finalmente Francesco sta usando le parole del Vangelo che sono inequivocabili. Però a volte andrebbero spiegate, approfondite. Non siamo tutti teologi. Se sono un medico non vado dal paziente e gli parlo in linguaggio medico, cerco di spiegargli dov’è il problema e come risolverlo.
    Vedo che Francesco in questo è molto più abile, preparato e soprattutto chiaro. Ma ciò che apprezzo più di lui sono la fermezza e la severità di un padre che ama profondamente i propri figli ma non per questo evita di rimproverarli.

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