Bagnasco ai politici: “Riforme necessarie,
ma date risposte a chi è senza lavoro”

Il Card. Angelo Bagnasco

“Facciamo appello affinché la voce dei senza lavoro, che sale da ogni parte del Paese, trovi risposte più efficaci in ogni ambito di responsabilità”. E’ questo l’appello che il Card. Angelo Bagnasco, presidente della CEI, ha voluto rivolgere ai politici (e non solo) nel corso della sua prolusione al Consiglio Episcopale Permanente a Roma.


“Non è ammissibile che i giovani – che sono il domani della Nazione”, ha detto Bagnasco, “trovino la vita sbarrata perché non trovano occupazione: essi si ingegnano, sempre più si adattano, mantengono mediamente la fiducia e la voglia di non arrendersi nonostante esempi non sempre edificanti”.

Il presidente della CEI, che ha iniziato il suo intervento parlando delle modifiche che verranno apportate allo Statuto della CEI per volere di Papa Francesco, ha parlato a tutto campo, puntando l’attenzione ai temi del lavoro, della famiglia e delle carceri.

 “Il dibattito sulla riforma dello Stato è certamente necessario nei suoi diversi snodi”, ha affermato l’arcivescovo di Genova, “ma auspichiamo che ciò non vada a scapito di ciò che la gente sente più bruciante sulla propria pelle, e cioè il dramma del lavoro: la povertà è reale!”.

Bagnasco è tornato a parlare, come aveva già fatto lo scorso dicembre, anche dell’emergenza carceri, sottolineando la necessità di un intervento da parte delle autorità dello Stato: “Da tempo è all’attenzione della pubblica opinione la situazione insostenibile delle carceri italiane”, ha detto, “Ai detenuti, alla polizia penitenziaria e alle amministrazioni, rivolgiamo il nostro pensiero di Pastori, e auspichiamo una situazione più dignitosa per tutti. In particolare, incoraggiamo quanti scontano una pena a fare di questo tempo un’occasione di riflessione e di ricupero per affrontare il rientro nella società”.

6 risposte a “Bagnasco ai politici: “Riforme necessarie,
ma date risposte a chi è senza lavoro”

  1. Informate il card.Bagnasco che al governo non gliene frega niente del lavoro degli italiani.!
    A parole la stanno menando da anni. Dite a sua ecc. za di rivolgersi personalmente alla FORNERO E COMPAGNI A SEGUIRE. Per cortesia non ci prenda per i fondelli anche lui. Il Tosco

  2. Chiedo scusa, ma al card. Bagnasco gliene frega qualcosa invece del lavoro degli italiani o è la semplice pubblicità che la chiesa si ritaglia a dovere?
    A questo punto, considerando che la chiesa ha questo imprescindibile bisogno di nutrirsi della linfa vitale di un paese democratico e laico ed essendo essa stessa la causa prima della instabilità politica del nostro paese, mi arrogo il diritto di invitare i politici ecclesiastici dello Stato estero ad occuparsi dei loro affari interni, lasciando che l’Italia possa finalmente crearsi una propria identità libera da qualsiasi ingerenza infruttuosa.

  3. Speriamo che facciano le riforme: legge anti omofobia e unioni civili. Caro Bagnasco queste sono le riforme che servono al paese

  4. Ci sono carceri vuote da ristrutturare,posti per Guardie carcerarie ma i nostri governanti a cosa pensano ,a crearne di nuove per il solito intrallazzo ? Aforisma di F.N. “Il pubblico confonde facilmente quanti pescano nel torbido con chi attinge dal profondo” Vorrei aggiungere anche una frase di Sant’Agostino ” Abbandonata la giustizia , a che si riducono i regni se non a grtandi latrocini “

  5. Con l’8 per mille dato al Vaticano (unico paese al mondo che pone una tassa per la religione) si potrebbero creare posti di lavoro.

  6. Buonasera.
    Sono d’accordo a metà con il card. Bagnasco, semplicemente perché dare lavoro ai giovani, non basta
    e il motivo è uno solo. I giovani, anche approdando al mondo del lavoro, si troveranno preda di un
    sistema sbagliato e contro ogni tipo di iniziativa. Trattenute diventate una vera e propria assurdità, il
    povero dipendente si ritrova in busta paga lo stipendio dimezzato, senza avere servizi efficienti ne
    tantomeno diritti. Non voglio nemmeno prendere in considerazione, il giovane che avesse l’insana idea
    di mettersi in proprio, tasse e burocrazia, finirebbero per uccidere, ogni tipo di iniziativa. Prima del
    lavoro, serve un radicale cambiamento del sistema strutturale e morale.
    Cordialmente.

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