“Al Papa daremo consigli anche sullo IOR”

Il Card. Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga

“Con il Papa affronteremo tanti argomenti. Sicuramente anche tutti i temi che riguardano lo IOR, oltre che la riforma della Curia, che molti vorrebbero ridimensionare. Non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci in riunioni preliminari ma penso che parleremo molto anche di ciò di cui si è discusso durante le congregazioni pre-conclave”.

Queste, a Tgcom24, le parole del cardinale honduregno Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, coordinatore del gruppo di otto cardinali consiglieri istituito da Papa Francesco (con lui ci saranno anche l’italiano Bertello, il tedesco Marx, lo statunitense O’Malley, il cileno Errazuriz Ossa, il congolese Monsengwo Pasinya, l’indiano Gracias e l’australiano Pell. Segretario sarà Mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano).

“Sicuramente aiuteremo il Papa in tutto quello che lui ci chiederà”, dice il porporato salesiano, “gli daremo soprattutto informazioni di prima mano su alcune situazioni che non sempre si conoscono abbastanza. Possiamo dargli, in contatto con le varie Conferenze Episcopali, altre prospettive rispetto a quelle che arrivano alla Santa Sede”.

Il cardinale, che prima del conclave aveva parlato a Tgcom24 di “pulizia necessaria nella Chiesa”, dice di sentirsi “felice di prestare questo servizio, apprezzo tutti i membri prescelti e il mio ruolo sarà quello di coordinare e facilitare possibili conclusioni”.

Maradiaga, 70 anni, considerato da molti uno dei “grandi elettori” di Bergoglio, aggiunge: “Credo che il Papa guardi al futuro con grande fede, coraggio e decisione. Abbiamo grande speranza, ma noi e lui abbiamo bisogno anche di grandi preghiere perché la Chiesa è opera del Signore Gesù”.

21 risposte a ““Al Papa daremo consigli anche sullo IOR”

  1. “Al papa daremo consigli anche sullo IOR”

    A dire il vero, non si capisce il senso. “Con il Papa affronteremo tanti argomenti. Sicuramente anche tutti i temi che riguardano lo IOR,”
    Dovrebbe lo IOR essere escluso dagli argomenti ? Perché ? E’ la più grande cassaforte del mondo ! Perché, quando si riuniscono parlano solo di vangelo ? Quello che dovrebbero trasmettere ma che è troppo spesso dimenticato e che dice “gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date” ? ( Mt 10.8)

    Dice Maradiaga “Sicuramente aiuteremo il Papa in tutto quello che lui ci chiederà” Perché ? Di solito non lo fanno ? Di solito quando il papa chiede aiuto cercano di affondarlo per aiutarlo meglio ? Che ovvietà !

    Dice Maradiaga “gli daremo soprattutto informazioni di prima mano su alcune situazioni che non sempre si conoscono abbastanza. “ – Tanto per capire, chi è che non le conosce abbastanza ? Lo Spirito Santo che dovrebbe aiutare, suggerire il papa infallibile ? O lui, il papa che se le scorda e ha bisogno che gli venga rinfrescata la memoria delle cose che “non si conoscono abbastanza ?” Ma se così fosse, come fa ad essere infallibile ? E se invece le cose “le conoscono abbastanza” solo nelle Conferenze Episcopali, c’è da chiedersi a che serve la Santa Sede.
    Insomma, sembra un po’ confuso questo Maradiaga.

    Aggiunge “Credo che il Papa guardi al futuro con grande fede, coraggio e decisione. Abbiamo grande speranza Mi domandavo, il papa ha un altro modo per guardare al futuro ? Senza coraggio e decisione ? Senza speranza ? Eppure lo fanno tutti, in ogni famiglia si guarda al futuro con speranza, coraggio e decisione. Cosa c’è di tanto diverso ?

    Eppure vi sono molte ragioni per essere preoccupati. Il mondo è pieno di guerre, armi droga, cattiveria, egoismo, avidità, non curanza, maleducazione, ignoranza, superstizione, cibi contaminati, acqua contaminata suolo contaminato da discariche e residui radioattivi. C’è ribellione perfino all’interno della stessa chiesa, la comunione ai divorziati, il ministero alle donne, l’apatia dei fedeli. Gli stessi uomini di chiesa che si dicono religiosi, sono pronti a fronteggiarsi e combattersi per il possesso delle chiese, basta ricordare quei preti che si fronteggiano per il possesso dei “luoghi sacri” durante le feste, il conflitto tra mussulmani e cristiani col mitra in difesa delle loro chiese, quelle che durante i terremoti crollano pur essendo definite “casa di Dio” ecc.

    Quanti motivi di preoccupazione dovrebbe avere il papa, ce la farà a risolvere tutti questi problemi o rimarrà sommerso dal peso di queste calamità ?

    Ricorda Michea : “ Perciò così dice il Signore: «Ecco, io medito contro questa genìa una sciagura da cui non potran sottrarre il collo e non andranno più a testa alta, perché sarà quello tempo di calamità. In quel tempo si comporrà su di voi un proverbio e si canterà una lamentazione: «È finita!», e si dirà: «Siamo del tutto rovinati! Ad altri egli passa l’eredità del mio popolo; – Ah, come mi è stata sottratta! – al nemico egli spartisce i nostri campi». Perciò non ci sarà nessuno che tiri la corda per te, per il sorteggio nell’adunanza del Signore”.(Michea 2,3-5 CEI)

  2. Il pensiero espresso da Joab è sconclusionato, senza senso, soprattutto senza speranza. Non è in questo modo che possiamo aiutare, noi tutti, il Papa nella sua opera di riforma della Chiesa.

  3. In quasi 2000 anni di storia mai la chiesa ha avuto un secolo “tranquillo e sereno”: le guerre ci sono sempre state, così come la povertà, la schiavitù, gli scismi, le eresie, le altre religioni, etc. La domanda giusta da porsi non è se analizzare o meno ogni singola dichiarazione del papa o di un cardinale ma quale sia la missione della chiesa. Aveva forse bisogno Dio, dopo il grandioso trionfo di Gesù Cristo sulla croce, dove ha proclamato il perdono dei peccati, e la sua resurrezione, con cui ha reso ogni uomo capace di Dio, della chiesa? Eppure Lui stesso l’ha fondata. Perché? “Amatevi come io vi ho amato, perché credano che il Padre mi ha mandato” dice il vangelo di Giovanni. E come ci ha amato lui? Soffrendo, morendo e resuscitando (secondo le scritture IS 52.13-53.12 Salm 21). Ecco la missione della chiesa: rendere visibile e concreto questo amore. Come è possibile questo? Questo deve suscitare il nostro interesse, la nostra curiosità e il nostro desiderio di Dio. Non lo IOR.

    Paolo

  4. @Joab: le sue analisi sono sempre perniciose e da azzeccagarbugli. Lei fa l’analisi logica di ogni frase, le taglia, le incolla, le interpreta e ci gratifica di interpretazioni o domande psuedo teologiche e filosofiche. Sono quasi affascinato, e questo mi fa paura….

    Spero che nella sua vita privata e personale lei viva spontaneamente senza bisogno di sezionare ogni affermazione dell’interlocutore che ha di fronte come in un’autopsia.

    Vede, nessuno è prefetto, probabilmente nemmeno lei. Ma questa è una certezza che ci fa vivere, perché sappiamo che nel nostro percorso in questa vita c’è un’evoluzione che passa anche attraverso i fallimenti e gli errori.

    Demolire sempre e continuamente ogni cosa non è costruttivo, anzi distrugge ancora di piú. La Chiesa, che è costituita di uomini imperfetti, come lei e me, ha sbagliato, sbaglia e sbaglierà anche in futuro, ma per 2000 anni, attraverso i suoi errori ha trovato anche vie di miglioramento e autocritica. Malgrado le sue innumerevoli imperfezioni, presunzioni, deviazioni, perversioni e deturpazioni, è riuscita a far giungere a noi un messaggio, quello di Cristo. Allora se il messaggio di Cristo, che è bellissimo, è riuscito a passare attraverso le nefandezze di una Chiesa che per secoli ha peccato, significa che questo messaggio è piú forte dell’apparenza e dell’ipocrisia.

    Allora a chi si prostra davanti ad autopsie delle parole o degli errori io vorrei dire semplicemente: “Lo sai quanto sei fortunato a vivere nella nostra società dove ti è concesso di criticare (copiare e incollare) e obiettare? Lo sai che in altre parti del mondo le religioni e le sette ti eliminano fisicamente solo perché tu la pensi diversamente?”

    Oggi nel 2013 la Chiesa è una guida che si puó seguire o no, ma che sei libero di farlo, sei perfino libero di insultarla. Non puoi fare lo stesso con altre religioni, sette, congregazioni, affiliazioni ecc ecc.

    Allora decortichiamo di meno e cerchiamo di essere piú umili senza bisogno, come sempre, di copiare una frase, tagliare, interpretare e poi dispensare una perla di saggezza che non sempre é una perla né per forza una saggezza.

    Grazie

  5. @ Carlo
    “Demolire sempre e continuamente ogni cosa non è costruttivo, anzi distrugge ancora di piú.”

    Distinto sig. Carlo probabilmente capisco male, ma chi demolisce non costruisce nulla. Si demolisce per fare rovine e basta. che demolisce non può essere costruttivo. Immagino il suo sia stato un fraintendimento momentaneo. Poco felice.

    D’altro canto che ci fosse da demolire lo ha ben spiegato Gesù : “Veramente vi dico: Non sarà affatto lasciata qui pietra sopra pietra che non sia diroccata”. ( Mt 24.2)
    E la storia si ripete. Credo sia un guaio per chi ancora non se n’è accorto.

    “Malgrado le sue innumerevoli imperfezioni, presunzioni, deviazioni, perversioni e deturpazioni, è riuscita a far giungere a noi un messaggio, quello di Cristo.”

    Se mi concede un ulteriore precisazione, condivido le imperfezioni, deviazioni, perversioni e deturpazioni, e mi chiedevo come fosse possibile che un deviato, pervertito e perverso abbia potuto possa far giungere integro il messaggio. anzi mi pare che inizialmente ne faceva roghi. E
    sono convinto che non potendo distruggerlo lo ha travisato e ne ha trasmesso un uso distorto.

    La Verità è che il messaggio che si doveva testimoniare è il ritorno del Messia nelle vesti di vendicatore com’è scritto: “ ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signore Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, allorché recherà vendetta su quelli che non conoscono Dio e su quelli che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù.” (2Tess. 1.7-8)

    Infatti come indicano Matt.24 Luca 21 e Marco 13 il suo ritorno sarebbe stato caratterizzato da “angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne.. mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.” ( Lc 21.25)
    E’ strano che nella chiesa, quella di cui lei parla non fa menzione di queste cose.

    “Lo sai che in altre parti del mondo le religioni e le sette ti eliminano fisicamente solo perché tu la pensi diversamente?””
    Non è una novità sig. Carlo, lo hanno fatto anche i cattolici per 16 secoli. Ma non ha funzionato. E’ questo che la rende vulnerabile perché come dice Isaia : “Qualsiasi arma formata contro di te non avrà successo, e qualsiasi lingua si levi contro di te in giudizio tu la condannerai. Questo è il possedimento ereditario dei servitori di Jehovah, e la loro giustizia viene da me”, è l’espressione di Jehovah.”(Isa 54.17)
    I conti tornano. Nè con le buone nè conle cattive.

    p.s. Gli apostoli non furono mica costituiti per dispensare perle. Non è vero ? ma perfare una differenzazione. come Noè:
    “ Per fede Noè, dopo aver ricevuto divino avvertimento di cose non ancora viste, mostrò santo timore e costruì un’arca per la salvezza della sua casa; e per mezzo di questa [fede] condannò il mondo(Ebr 11.7)

    La ringrazio per la pazienza.

  6. @Joab:

    Citare la bibbia non serve se si estrapola i singoli versi dal contesto e si interpreta il linguaggio biblico secondo i propri desideri. Ma temo che lei sia un testimone di Geova quindi capisco il suo spirito critico e spero che lo utilizzi anche con la sua “confessione”.

  7. @ Paolo@
    Distinto sig. Paolo “Citare la bibbia non serve se si estrapolano i singoli versi dal contesto “ ?
    E lei come fa a dirlo ? Non crede sia possibile che il Dio l’abbia fatta scrivere in modo che si debbano leggere i singoli versi estrapolati dal contesto ?

    Per es. se citiamo “il tuo si sia si” lei pensa che perde il suo significato solo perché estrapolato dal contesto ? Forse ha dimenticato che la Bibbia fu scritta e la narrazione è per parabole che racchiudono principi che non hanno confini di tempo e luogo ma hanno valore in ogni tempo. Essere di parola, esser fedeli, altruisti, onesti e sinceri, non sono estrapolazioni dal contesto, quelle le vede sole lei quando vuole fare una difesa di ciò che è ormai perduto senza nemmeno se se ne sia accorto.

    Stia tranquillo non ho confessioni da difendere, ognuno si difende da sé, perfino Dio lo fa.(*) Io difendo solo la ragionevolezza che deve distinguere ogni singola persona a prescindere dalla confessione. La superstizione resta tale in ogni confessione come ogni altra stravaganza. Serve a questo lo spirito critico per non cadere nella trappola di cui parlano Isaia e Gesù “Si trattava di vedere molte cose, ma non guardavi. Si trattava di aprire gli orecchi, ma non ascoltavi” -. “Poiché il cuore di questo popolo è divenuto ottuso, e con gli orecchi hanno udito con indifferenza, e hanno chiuso gli occhi; affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non ne afferrino il significato col cuore e non si convertano, e io non li sani’.” ( Isa 42.20;Mt 13.15)

    (*) “Se è Dio, si difenda da sé,”(Giudici 6.31)
    Stia bene

  8. Buonasera.
    I libri sacri e le scritture non hanno niente a che vedere con lo Ior, Gesù Cristo non ha mai voluto una chiesa ricca e potente è sempre stato a favore della povertà e dell’umiltà.
    Non mi sembra che la santa sede rappresenti o abbia i requisiti per rappresentare nel modo
    più cristallino possibile, i cristiani nel mondo.
    Lo stato più ricco del mondo, ha manipolato tutti gli interessi economici mondiali e ha gestito
    soldi arrivati da chissà dove, ripulendoli velocemente alla faccia dei controlli inesistenti.
    Nessuno e sottolineo nessuno, avrà mai la forza e il coraggio di sbirciare nella banca più
    potente al mondo, la potenza del Vaticano è nota a tutti, chi non è d’accordo “peste lo colga”.
    Il caro papa Francesco, ha esordito in modo molto umile, ma nello stesso tempo in modo fermo
    e alla vista di qualche cardinale, un pò troppo frettoloso.
    Questo papa vuole sapere come funziona e come si muovono i dirigenti dello Ior, trovo la cosa
    molto giusta e coerente con i tempi che viviamo, ma purtroppo deve stare attento alle mosse
    che faranno i suoi avversari.
    Guarda caso è appena stato eletto il presidente dello Ior, che strana combinazione, un tedesco.
    Purtroppo quello che c’è dietro questa banca quasi invisibile, noi non lo sapremo mai e sono più
    che sicuro che altri personaggi, più o meno conosciuti, ci lasceranno la pelle.
    Un caro saluto a tutti.
    P.S Mi auguro che non me la censurate.

  9. @ Paolo da un Testimone di Geova doc;

    Gentile Paolo, voglio rassicurarla che i Testimoni di Geova non sono e non possono essere critici in quanto lasciano libertà di pensiero e scelta a chiunque. La nostra posizione riguardo alle altre confessioni religiose è ben esposta in questo link: http://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/tolleranti-verso-le-altre-religioni/.
    Se vuole ulteriore riprova di questa posizione, può leggersi i miei commenti lasciati nel blog su vari argomenti oppure contattarmi via mail a jw.giuseppe@gmail.com
    La lascio con i miei migliori saluti.

  10. noi fedeli non abbiamo visione negativa della chiesa-ci affidiamo alle parole che ascoltiamo ,ci esaltiamo difronte a Dio ,se i testimoni ci toccano il cuore come ha fatto il Cristo ,vorremmo che il Cristo toccassero il loro cuore per toglire dalla croce i chiodi che ancora oggi aggiungiamo

  11. @Joab: L’avevo pregata di non fare come sempre un taglia/copia/incolla e un’analisi logica di frasi estrapolate. La mia supplica è stata vana. Mi dispiace molto. Spero che lei non sia un insegnante altrimenti poveri studenti…

    Cmq grazie e rispettosamente la saluto

  12. La Chiesa cattolica è lo Stato più ricco al mondo che possiede un p.i.l. che fa invidia alle maggiori potenze al mondo, logicamente qualsiasi istituzione del genere avrebbe bisogno di continui consensi per conservare ciò che possiede e qui anche io mi permetto una citazione che credo sia la più attendibile di tutte visto il recente contesto storico in cui è stata detta: la chiesa cattolica non può campare solo di ave maria (Paul Marcinkus). A questo punto chi si è interessato in maniera approfondita del contesto storico-politico in questione non ha bisogno di altre spiegazioni. E’ chiaro quindi che questa istituzione religiosa ha avuto sempre bisogno di un messaggio da poter diffondere a quelli che sono stati e che sono i suoi potenziali elettori per garantirsi una sopravvivenza duratura nel tempo e, va da se, che la diffusione del messaggio proveniente dal vangelo, perdon dai vangeli (discordanti tra di loro e non scritti da Gesù bensì da altre persone decenni dopo i quali formarono tra le altre diversi cristianesimi che provenivano dall’ebraismo) è avvenuta non per il solo uso del verbo nella sua accezione del termine ma con l’uso della violenza e dell’aggressività, che sono insiti anche nella nostra specie, usando i propri soldati crociati e i mezzi tipici di una monarchia assoluta. Un tempo era la Chiesa che piegava a se le persone, ora è diverso, le persone cambiano e si ribellano e la Chiesa, a conferma di ciò che ho scritto, deve adeguarsi per forza, se no è finita. Tornando al discorso del cardinale in questione, credo che le sue siano le solite frasi fatte da dare in pasto all’opinione pubblica (ricordate il messaggio ergo propaganda?, persevera sempre lo stesso mezzo), anche perchè, senza trascendere nell’analisi logica, l’attuale Papa non è stato anche lui un cardinale? Allora, che bisogno avrebbe un cardinale di “imbeccare” colui che è stato a sua volta un cardinale, a rigor di logica dovrebbero aver entrambi le stesse conoscenze nell’ambito pontificio, quindi nessuno può insegnare a nessuno. Tutto questo fa presagire che dietro le dimissioni del precedente Papa ci sia dell’altro, e che ha a che fare con ciò che devono mantenere nel tempo, che si cela dietro il famoso messaggio di Gesù, cioè la sopravvivenza della propria Chiesa e che quindi si deve dar modo di credere che ci sia la volontà di risanare avallando la nuova figura dell’uomo del giorno.

  13. @Alessandro: Lei deve essere molto ben informato, forse ha un legame diretto con il Corvo di Vatileaks in quanto il PIL del Vaticano a quanto mi risulta, non è mai stato pubblicato.

  14. Joab è una persona con tante sofferenze nel cuore, forse causate da uomini di chiesa,….ed è lampante pensare questo per come scrive…..la chiesa e la fede sono un altra cosa….sforzati a scoprirla con l’amore e non con l’interpretazione personalistica delle scritture. Dio ti dia pace

  15. @Joab:

    Fatta eccezione per l’Apocalisse di Giovanni, Dio non ha ordinato esplicitamente la scrittura di nessun libro. La bibbia infatti è stata tramandata oralmente fino al ritorno dall’esilio babilonese, quando il popolo ebraico, duramente provato dalla cattività decide di mettere per iscritto le proprie tradizioni (motivo ad esempio per cui esistono due racconti della creazione diversi). I vangeli stessi sono la trascrizione delle catechesi tenute dagli apostoli ai catecumeni. Mentre le lettere cattoliche e gli atti degli apostoli erano catechesi scritte nell’impossibilità di raggiungere le comunità destinatarie. La bibbia è stata quindi scritta da uomini che hanno riportato la loro esperienza con Dio. Un Dio che si fa presente nella storia e che si fa conoscere attraverso gli uomini. Per questo motivo non è possibile estrapolare singoli versi ed estrarli dal contesto, perché senza indicare la situazione storica il senso teologico e dottrinale di ogni verso rischia di essere non solo male interpretato, ma addirittura fuorviante. Spero di essere stato chiaro.

    @Giuseppe70:

    Essere critico non è una cosa brutta, lo diventa se ciò significa instillare negli altri il giudizio e mettere in dubbio la buona fede delle persone.

  16. @ Carlo
    “L’avevo pregata di non fare come sempre un taglia/copia/incolla e un’analisi logica di frasi estrapolate.”

    Distinto sig. Carlo, se non si facesse l’analisi logica, (da Logos=Parola intelligente) non si capirebbe chi è il soggetto, il verbo e il complemento. Sarebbe impossibile avere una comprensione chiara e corretta. Le faccio un esempio per spiegarmi meglio:

    “Gesù chiese ai suoi discepoli: Chi dicono gli uomini che sia il Figlio dell’uomo?” Essi dissero: “Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri ancora Geremia o uno dei profeti”. Egli disse loro: “Ma voi, chi dite che io sia?” Rispondendo, Simon Pietro disse: “Tu sei il Cristo, il Figlio dell’Iddio vivente”…. E io ti dico: Tu sei Pietro, e su questo masso di roccia edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la sopraffaranno.” ( Mt 16.13-18)

    Il soggetto è “il Figlio dell’uomo”, il verbo è “ io edificherò” l’oggetto è “la mia chiesa ” dove ? avv. luogo “sulla pietra

    Perché dicono che sia su Pietro ? Se fosse stata quella di Pietro avrebbe dovuto dire “edificherò la Tua chiesa” non la mia.
    Pensi che lo aveva capito perfino Agostino d’Ippona (354-430 E.V.). Scrisse: “ il Signore disse: ‘Su questa pietra io edificherò la mia Chiesa’, perché Pietro aveva detto poco prima: ‘Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente’. È su questa pietra — disse in sostanza il Signore — in cui tu hai confessato ora la tua fede, che io edificherò la mia Chiesa. Poiché tale pietra, in effetti, era Cristo, e Pietro stesso si appoggia su questo fondamento. Nessuno, infatti, può porre altro fondamento che quello che già fu posto, e che è Gesù Cristo”. — Commento al Vangelo di s. Giovanni, discorso CXXIV, trad. di R. Minuti, Roma, 1984, vol. II, pp. 530, 531.
    “Ma ciascuno continui a guardare come vi edifica sopra. Poiché nessuno può porre alcun altro fondamento oltre quello posto, che è Gesù Cristo. (1 Cor 3.10-12)
    Vede com’è più facile facendo l’analisi logica ? ( Da Logos=Parola Intelligente) Si evita la confusione.
    Non deve aversene a male, ma agli studenti occorre insegnare la verità, non la comodità.
    Stia bene

  17. @ Paolo;
    Pienamente d’accordo!
    Gesù mise chiaramente a nudo l’erroneità delle pratiche religiose degli scribi e farisei dei suoi giorni, dicendo che la loro religione era vana. (Matteo 15:1-14; 23:2-32) È la Parola di Dio a smascherare e condannare le errate pratiche religiose compiute in suo nome non i Testimoni di Geova o chicchessia. Ecco perché ritengo indispensabile che ognuno legga la Sacra Bibbia con cuore sincero e chi valuta o si confronta in pubblico, lo faccia portando prove scritturali, manifestando il più ampio rispetto per l’altro e la sua diversità in armonia con lo spirito cristiano.
    Ringrazio per la cortese attenzione e saluto ancora con i miei migliori saluti.

  18. @ Paolo
    Distinto sig. Paolo, nel ringraziarla per il tempo che mi dedica e il dialogo di cui mi onora, mi permetto precisare alcuni aspetti del suo pregiato commento.

    Lei scrive : “La bibbia infatti è stata tramandata oralmente fino al ritorno dall’esilio babilonese, quando il popolo ebraico, duramente provato dalla cattività decide di mettere per iscritto le proprie tradizioni”

    Non condivido questa sua tesi. Vede: “L’ Esilio o cattività babilonese .. del Regno di Giuda al tempo di Nabucodonosor II. …può essere indicato un periodo di massima compreso tra il VII ed il VI secolo A.C.” – Wikipedia

    Mentre, per esempio il periodo del Re Davide è collocato storicamente nel X sec. A.C. (4/500 anni prima) Sebbene anche il Re Davide sia uno degli scrittori che composero per es. parte dei Salmi, egli era già ubbidiente e sottomesso alla legge di Mosè che era già stata messa per iscritto almeno in quella parte definità Torah o Tanakh.
    Per fare un es. Dio stesso (che pare ne sappia più di molti studiosi o pseudo tali) comandò a Mosè : Scrivi questo come memoriale nel libro e proponilo agli orecchi di Giosuè”
    Disponendo di ciò che avrebbero dovuto fare i Re disse : “E deve avvenire che quando si insedia sul trono del suo regno, deve scrivere per sé in un libro una copia di questa legge da quella che è affidata ai sacerdoti, i leviti….Mosè comandava ai leviti, i portatori dell’arca del patto di Jehovah, dicendo: “Prendendo questo libro della legge, lo dovete mettere al lato dell’arca del patto di Jehovah vostro Dio, e lì deve servire come testimone contro di te. (Eso 17.14; Deut 17.18-19; 31.24-26)

    Ora, la sua tesi è intrigante, ma come avrebbe fatto Mosè a far scrivere dopo un libro che avrebbe indicato ciò che i Leviti e i Re d’Israele facevano prima se MOsè era anche già morto da un pezzo ? Come avrebbero potuto seguire prima tutte le disposizioni legislative, relative al nazireato, la vita agricola, le feste, i regolamenti cerimoniali, che regolavano la vita di quel popolo se fossero state scritte dopo ?

    Come avrebbe fatto Isaia a scrivere la profezia ? “Ecco, vengono i giorni, e tutto ciò che è nella tua propria casa e che i tuoi antenati hanno accumulato fino a questo giorno sarà realmente portato a Babilonia’. ‘Non sarà lasciato nulla’, ha detto Jehovah ‘E alcuni dei tuoi propri figli che usciranno da te, che genererai, saranno essi stessi presi e realmente diverranno funzionari di corte nel palazzo del re di Babilonia’”. ( Isa 39.6-7) L’avrebbe scritta dopo il ritorno da Babilonia ?

    Come avrebbe fatto il re Giosafat (870-846 ac) ? figlio di Asa, re di Giuda per 25 anni “E il suo cuore si fece intrepido nelle vie di Jehovah e perfino eliminò gli alti luoghi e i pali sacri da Giuda.” a mandare “nel terzo anno del suo regno i suoi principi,… per insegnare nelle città di Giuda, …Ed essi insegnavano in Giuda, e con loro c’era il libro della legge di Jehovah; e andavano in giro per tutte le città di Giuda e insegnavano fra il popolo.” ( 2Cron 17.6-9) Avrebbero insegnato prima con un libro scritto dopo ?

    E tutto questo ci pone un altro problema di non poco conto. Domando: “Come potrebbe il popolo cattolico asserire che si tratta della Parola di Dio se dicono di non sapere neanche quando fu scritta ? Come fanno ad avere fede in un testo che viene definito soltanto “ una finzione letteraria ispirata da alcuni sacerdoti all’epoca della deportazione per enfatizzare le proprie caratteristiche religiose” – Wikipedia.

    A che servirebbe allora l’invadenza della religione che vuole dominare dall’alto occupando [perfino nda ]le cime delle montagne,“serve a ribadire nella pratica uno status di religione di Stato ormai negato dalla norma giuridica. Non solo scuole, ospedali, tribunali subiscono questa marcatura ideologica: le vette delle montagne non sfuggono all’ansia crucifizzante….La montagna viene usata come palcoscenico di ambizioni personali o di gruppo, per imporre aggressivamente convinzioni religiose, marcare il territorio con un proprio segno inconfondibile, o per costruire business” Da una religione che non sa neanche quando fu scritto il suo Testo base ?
    http://www.uaar.it/news/2013/04/16/cime-tempestose-coperte-troppe-croci/

    Ecco, “Essere critico non è una cosa brutta, lo diventa se ciò significa instillare negli altri il giudizio e mettere in dubbio la buona fede delle persone.” Ne convengo !
    Stia bene.

  19. Carlo Scrive:
    @Alessandro: Lei deve essere molto ben informato, forse ha un legame diretto con il Corvo di Vatileaks in quanto il PIL del Vaticano a quanto mi risulta, non è mai stato pubblicato.

    Caro Sig. Carlo, non ho legami con nessun personaggio dal nome ornitologico, in quanto al pil, bene, la risposta l’ ha fornita lei inconsapevolmente, visto che, a differenza di qualsivoglia paese democratico che rispetti le normative circa la trasparenza dei propri dati economici, il vaticano non li pubblica affatto. Questo atteggiamento cosa farà trasudare, secondo lei, il timore di essere considerato lo stato più ricco al mondo, attirandosi anatemi da chi sa che l’Italia gli versa oltretutto 900.000.000 di euro all’anno dall’8 x 1000, costringendoci a trovare introiti da altre fonti, bah, secondo me alcune cose sono talmente evidenti che giusto con gli occhi privi di spirito critico non si possono vedere.

  20. TORQUEMADA08 Scrive:
    Joab è una persona con tante sofferenze nel cuore, forse causate da uomini di chiesa,….ed è lampante pensare questo per come scrive…..la chiesa e la fede sono un altra cosa….sforzati a scoprirla con l’amore e non con l’interpretazione personalistica delle scritture. Dio ti dia pace.

    Caro signore, lo pseudonimo che lei ha scelto le si addice molto stando alle espressioni che ha usato nel suo discorso, spero che lei abbia un minimo di cognizione circa la storia che riguarda il personaggio di chiesa che ha portato il nome. Le rinfresco la memoria brevemente: Tomàs Torquemada è stato un monaco gesuita inquisitore ed è passato agli onori della cronaca antica per aver imposto con la violenza il proprio credo a popoli che praticavano una religione diversa cancellandogli ogni sorta di identità, per aver condannato e sacrificato persone che per superstizione venivano considerate streghe. Tutto questo perchè la specie umana nella sua ignoranza e vigliaccheria ha declinato sempre le proprie responsabilità di ciò che faceva a un dio, perchè è una sua volontà, come succede ancora oggi per chi ruba o uccide in ragione di un volere esterno, trovando l’ave maria non sufficiente a combattere per la causa.
    A questo punto, proprio lei parla di “chiesa e fede sono un’altra cosa” dal momento in cui si esprime in maniera così infima nei confronti di chi la pensa in maniera diversa da lei? E poi, “dio ti dia pace”, e bene, a quanto pare per alcuni miracoli, in questo caso, credo proprio si stia ancora organizzando per dare pace a chi crede di averla?

  21. @ TORQUEMADA08
    “..la chiesa e la fede sono un altra cosa….sforzati a scoprirla con l’amore e non con l’interpretazione personalistica delle scritture”

    Nel ringraziarla per il suo altruistico suggerimento, confesso che non ho capito il senso del suo intervento. Mi aiuti a acapire.
    1. Quando lei legge un libro, che tipo di interpretazione ne fa ? Se lo fa spiegare dagli amici senza leggerlo ? Oppure prima lo legge e poi se lo fa spiegare ? Oppure non lo legge affatto e se lo fa raccontare ? Quali e quanti altri tipi di interpretazione conosce oltre quella personalistica ?

    2. Se la chiesa e la fede sono “un’altra cosa”, non ho idea di cosa sia “un’altra cosa”. Potrebbe aiutarmi a capire cos’è questa cosa ?
    La ringrazio per l’aiuto.

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