Ai Musei arriva l’auto “Sex” di Pio XI

L’auto di Pio XI

Sul numero di Panorama in edicola oggi, pubblico una notizia sull’auto di Pio XI, una bellissima vettura che arriverà nei Musei Vaticani per esser messa in mostra.

Dalle prossime settimane nel padiglione delle berline pontificie sarà messa in mostra, dopo esser rimasta per anni nei depositi, l’auto di Papa Ratti. Si tratta di una Citroën “Lictoria Sex” color amaranto e oro che il pontefice utilizzava per qualche spostamento dentro la Città del Vaticano. La vettura, donata  nel 1930, fino ad oggi ha percorso poco più di 2 Km e mezzo l’anno. L’unico Papa a portare l’auto oltre le mura leonine fu Pio XII che la usò per qualche giro dentro Roma.
L’auto troverà posto accanto ad alcune storiche papa-mobili e all’auto diplomatica di Giovanni Paolo II. E, assicurano dai musei, presto nel padiglione delle berline arriveranno altre curiose sorprese!

7 risposte a “Ai Musei arriva l’auto “Sex” di Pio XI

  1. Tanto per fare un confronto nel tempo e tra i mezzi di locomozione….

    Gesù entrò a Gerusalemme sul dorso di un puledro (Luca 19:30, 35) mentre questa auto di lusso di “puledri” ne ha 45 (CV).
    Quindi, per trasposizione, è come se Gesù avesse viaggiato su un carro trainato da 45 cavalli mentre il suo contrario vedrebbe il papa su una bicicletta…
    Ma ve lo immaginate?

    Le riflessioni che si possono fare sono molte ma mi fermo sul fatto che se uno come Gesù scelse un mezzo così umile invece di un carro con cavalli, non capisco perché oggi i papi non si facciano ispirare nella scelta dei mezzi da questo grande esempio di umiltà e dignità.

  2. Concordo con giuseppe che dal nome deriva saggezza!,con tutti questi beni in possesso la chiesa vendendoli penso che diminuirebbe la fame nel mondo!,ricordandole che tanti missionari in giro per il mondo a predicare la parola di dio hanno a malapena una bicicletta per muoversi in luoghi remoti.Poi la vera religione cristiana predica l’amore e donare al prossimo, perciò dico a chi di dovere: insegnate i veri valori e donate ai poveri non tenete per voi!.

  3. Leone XIII aveva la Berlina Gran Gala, Roncalli la Fiat 1400, Luciani la Flavia Thesis, Il Cardinale però usa la Bentley da 200.000$. Lo status simbol va sempre e comunque mostrato.Per la gioia dei semplici.

    Wikipedia dice: “Il parco veicoli della Città del Vaticano è comunque vasto e le vetture utilizzate dal Papa sono molte tra cui svariate berline Mercedes-Benz decapottabili, fuoristrada (Range Rover, Volvo XC90, Bmw X5) e classiche berline blindate (Mercedes Classe S, Lancia Thesis limousine, Volkswagen Phaeton). La Papamobile ufficiale attualmente utilizzata è realizzata sulla base di una Mercedes-Benz ML 430 a trazione integrale, dotata di una specifica cabina blindata con un ampio sedile rialzato per il Papa e due sedili rivolti frontalmente, protetta da un vetro antiproiettile. Sovente, comunque, il veicolo è utilizzato con i finestrini aperti. Esiste poi un altro modello di Papamobile realizzato sulla base del modello Mercedes-Benz G 500 che non è provvisto di cabina blindata ed è senza tettuccio.”

  4. Vergogna!!!!!!!!!!!!!!! LA BIBBIA NON DICE QUESTO GESU’ AMAVA LA SEMPLICITA’ E DONAVA AI POVERI QUELLO CHE AVEVA ..IN UN OCCASIONE VOLEVANO FARLO RE E LUI SCAPPO’….
    LEGGETE LA BIBBIA E APRITE GLI OCCHI LA CHIESA NON FA QUELLO CHE LA BIBBIA DICE MA L ‘OPPOSTO ESODO 20.4 NE E’ UN ESEMPIO…………… CONTROLLATE SE NON CREDETE…..

  5. @Elisa. Gesù predicava come i profeti del V.T. e pertanto non poteva pretendere quanto, ad esempio ,avevano i sacerdoti del tempio. Diciamo che non era istituzionalizzato. Nella chiesa vi è chi fa i voti che comprende anche quello di povertà. I preti e vescovi vivono secondo il tenore di vita dei luoghi in cui operano. Il papa gode di una attenzione particolare e a lui vengono donati molte cose per deferenza. Eppure, riferendomi ai papi da Pio XII in su, che meglio conosco, tutti seppero vivere nel decoro e nella sobrietà. E’ nota la lettera di papa Giovanni in cui diceva che non lasciava nulla ai parenti di materiale quando da essi ricevette molti valori morali e spirituali. GP II quando lo vestirono da papa con un po di vergogna videro la talare rattoppata. Ancora: Pio XI che era un monaco volle continuare a dormire in una branda monacale. Non facciamoci forviare dall’apparenza. I beni del Vaticano sono semplicemente invendibili in gran parte e servono pure da garanzia per prestiti bancari. L’anno scorso il Vaticano è andato in rosso. Si sta esagerando sui beni della chiesa! Il Vaticano senza rendite non potrebbe stare in piedi semplicemente poichè produce servizi non beni vendibili. Una congregazione religiosa nell’insieme deve avere grandi ricchezze se vuole mantenere le sue opere. Ai miei tempi si diceva che i Salesiani, dove ho studiato, erano ricchi. Eppure ogni salesiano riceveva da vestire e mangiare e tanto lavoro. Se poi doveva viaggiare doveva rendere conto di ogni spesa. Le spese superflue non erano accettate. Allora ad un salesiano cosa serviva essere considerato ricco o vivere in case prestigiose, magari non funzionali, di cui semplicemente se ne fregava? La chiesa deve essere ricca nella misura in cui questi beni servono per il suo mantenimento ed opere. Tutto qui. Se poi un vescovo o un prete è ricco di famiglia e non dimostra sobrietà non è certamente un buon esempio. E’ vero che fino a poco tempo fa i vescovi per avere prestigio, secondo la mentalità passata, portavano croce ed anelli di oro. Ora in maggioranza non più. Giustamente la mentalità odierna è quella di vedere un prete o un vescovo dal vivere sobrio. Ma non esageriamo. A me fanno sempre sorridere i ragionamenti: Gesù andava sul ciuccio. Si rischia di passare per..ciuccio.

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